Maya Sansa, la pm di 'Sei donne – Il mistero di Leila'

Torna in tv da regina Maya Sansa, protagonista dell’avvincente intreccio noir 'Sei donne – Il mistero di Leila', la nuova fiction Rai creata a quattro mani dagli sceneggiatori Ivan Cotroneo e Monica Rametta. Dopo due anni di attesa, Maya Sansa è di nuovo sul piccolo schermo nel ruolo della pm Anna Conti, una stimata professionista alle prese con la scomparsa di una bambina e del padre, un giallo che la costringe a guardare in faccia le sue parti più buie e affrontare il problema di alcolismo che la affligge, riaffiorato dopo la fine del suo matrimonio. Ma chi l’attrice Maya Sansa? Consacrata al successo con ‘La meglio gioventù’ – che le è valso un Nastro d’Argento come migliore attrice e il premio fuori concorso ‘Un certain regard’ al Festival di Cannes (2004) – il New York Times l’ha definita la nuova icona del cinema italiano. Nel 2013 ha vinto il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista per il film ‘Bella addormentata’ di Marco Bellocchio.

Il ruolo di Anna: "Una pm in crisi"

Anna è un personaggio complicato, fatto di chiaroscuri e tutto da esplorare. “Sta attraversando un momento molto difficile: è in crisi con il marito, il figlio studia negli Stati Uniti e lei è da sola. Le resta soltanto il lavoro e sente che tutti le mentono. Così Anna si attacca alla verità come se fosse la cosa più sacra al mondo”, ha detto Maya Sansa parlando della protagonista della fiction in onda su Rai1. Intorno al “mistero di Leila” ruotano le altre donne della serie: Michela (Ivana Lotito), la zia materna, chirurgo ortopedico, Alessia (Denise Tantucci), l’allenatrice di atletica, Aysha (Cristina Parku), la migliore amica di Leila e Viola (Isabella Ferrari), la vicina di casa.

Chi è Maya Sansa

Nata a Roma il 25 settembre 1975, la 47enne Maya Sansa ha origini mediorientali: il padre è iraniano, mentre la mamma è italiana. Inizia a studiare teatro durante gli anni del liceo classico. Dopo la maturità, segue un corso su Shakespeare tenuto da Rodney Archer al Covent Garden di Londra e lì rimane per altri due anni per studiare recitazione alla Guildhall School. Nel ‘99 debutta sul grande schermo con il film 'La balia' di Marco Bellocchio, al quale fanno seguito diversi film, tra cui ‘Nella terra di nessuno’ e Benzina (entrambi del 2001), ‘La vita degli altri’ (2002). A consacrare il suo successo tra il grande pubblico, è stata la saga familiare “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana (2003), dove interpreta in modo straordinario il ruolo della fotografa Mirella Utano. Seguono, nello stesso anno, i film “Buongiorno, notte” di Marco Bellocchio e “Il vestito da sposa”, sotto la regia di Fiorella Infascelli. È del 2004 “L'amore ritrovato” diretto da Carlo Mazzacurati. Dopo questi importanti ruoli, il New York Times le ha dedicato una pagina, definendola la nuova icona del cinema italiano. In televisione ha recitato nelle miniserie tv Einstein (2008), David Copperfield (2009) e 'Tutto può succedere' (2015-18). È stata Ernestina, la mamma di Mimmo, nel film tv ‘I ragazzi dello Zecchino d'Oro’ e nel 2020 ha interpretato Sara, ex collega del protagonista, che lo aiuta a indagare sulla morte del figlio nella miniserie ‘Io ti cercherò’.

Vita privata: marito e figlia

Lontana dai clamori, Maya Sansa è un’attrice riservata: mai stata al centro di gossip o scandali, soprattutto sul fronte della vita privata. Vive da molti anni una relazione sentimentale con l’attore e regista canadese Fabrice Scott, 53 anni. Dal loro amore, nel 2013 è nata Talitha - nome che significa fanciulla in aramaico – e tutti e tre vivono a Parigi. Nella capitale francese, Talitha ha frequentato una scuola materna pubblica che segue il metodo pedagogico di Célestin Freinet.

I premi

Tanti i riconoscimenti al lavoro di attrice di Maya Sansa. L’ultimo nel 2013 con il David di Donatello come miglior attrice non protagonista per il film ‘Bella addormentata’ di Marco Bellocchio. Nastro d’Argento come migliore attrice per ‘La meglio gioventù’, il ruolo di Mirella Utano le è valso anche un premio fuori concorso al Festival di Cannes, tra i tanti premi ricevuti da citare il Globo d’Oro come miglior attrice rivelazione per ‘La Balia’ (1999) e poi come miglior protagonista in ‘Buongiorno, notte’ (2004), Premio Pasinetti alla Mostra del cinema di Venezia, Roma Fictionm Est per la miniserie Einstein.