Martedì 15 Luglio 2025
MANUELA SANTACATTERINA
Cinema e Serie Tv

Martin Scorsese : "L’età della spiritualità. Alla ricerca delle radici"

Il maestro a Taormina riceve il premio alla carriera e si racconta "Farò un film sulle mie origini siciliane. Continuando il viaggio nella fede".

Martin Scorsese, 82 anni, ieri al Taormina Film Fest

Martin Scorsese, 82 anni, ieri al Taormina Film Fest

TAORMINA (Messina)Un cuscino azzurro con ricamata una “M“ bianca poggiato su una sedia del palco che ospita l’incontro con Martin Scorsese al 71° Taormina Film Festival dove ha ricevuto il premio alla carriera. Poche ore prima il regista di Toro scatenato e de L’età dell’innocenza – tanto per citare solo due dei suoi mille capolavori – ha incontrato un ristretto numero di giornalisti. "Sto provando a realizzare un film sulle mie radici. Le origini dei miei genitori sono a Ciminna e Polizzi Generosa. Ma anche a New York è stato come se la famiglia fosse rimasta lì", racconta Scorsese.

"Da ragazzino la cattedrale di San Patrizio è stata uno dei luoghi in cui ho trovato un po’ di conforto. Soffrivo di asma e i miei genitori mi portavano o al cinema o in chiesa. Lì un giovane prete mi ha mostrato un approccio molto diverso rispetto al nostro modo di vivere. Grazie a lui ho conosciuto la letteratura di Graham Greene, James Joyce e James Baldwin. Ho pensato che sarebbe stato meraviglioso essere come lui".

E infatti, giovanissimo, Scorsese, oggi 82enne, entra in seminario – "Ma ho capito subito che non faceva per me (ride, ndr)" – per poi abbracciare il cinema senza che "il senso della natura del mistero dell’amore di Dio" lo abbandonasse, come mostrano anche la sua filmografia e i suoi progetti in cantiere. Al momento impegnato proprio in Italia con le riprese della seconda stagione della docuserie sulla vita dei santi, The Saints, il regista è alle prese con la pre-produzione di un film sulla vita di Gesù. Un progetto al quale lavora, in forme diverse, fin dai tempi dell’università. "Pensavo di realizzarlo in bianco e nero. Poi ho visto Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini e mi sono detto: no, non posso, mi devo fermare", ricorda ridendo. "Vorrei dargli un approccio contemporaneo e basarlo su Vita di Gesù di Shusaku Endo".

Altro progetto legato alla religione è Aldea - A New Story, documentario su Scholas Occurrentes, l’organizzazione no-profit fondata da papa Francesco nel 2013 per promuovere la cultura dell’incontro tra i giovani. Che idea si è fatto, invece, di Leone XIV? "Ripongo grandi speranze in lui e non credo che il fatto che sia americano cambi qualcosa. È il Papa di tutti. La Chiesa deve mantenere il suo cuore, ma contemporaneamente includere il mondo. E penso che lui abbia l’approccio giusto".

Come il suo amico e attore feticcio Robert De Niro, anche Martin Scorsese non le manda a dire a Trump. "La sua rielezione mi ha deluso – afferma il regista –. Da sempre mi interrogo su cosa sia la compassione e su cosa sia importante nella vita tra gli esseri umani. E trovo che questa amministrazione non abbia nulla di tutto questo. Anzi, sembra compiacersi del contrario, ferendo e umiliando le persone. La democrazia è in pericolo, viene messa alla prova. Inoltre con le nuove tecnologie, tra social e intelligenza artificiale, non si sa più se la verità esista. Nessuno può dirlo, capire se un’immagine è reale o meno"

E sulle proteste contro Trump e i relativi scontri di Los Angeles, Scorsese parte dal suo Gangs of New York, dove ha messo in scena lo scontro tra realtà diverse. "La storia si ripete sempre" – afferma –. C’è una spaccatura nel Paese e tutti si stanno prendendo alla gola. Dove ci sono gruppi diversi c’è sempre conflitto. Sono divisioni che fanno male a tutti e ricadono sulle generazioni future. Spero ne serva solo una per trovare equilibrio nelle reciproche diversità".