Maggie Gyllenhaal racconta: La figlia oscura

Figlia oscura

Figlia oscura

«Ho imparato molte cose dall'esperienza de La Figlia Oscura. Ho capito che sono sempre stata una regista, ma non credevo di averne il titolo. Pensavo non fosse roba mia. Chi mi ha influenzato? Dico Mike Nichols, anche se non ho mai lavorato con lui, ma dopo un pomeriggio insieme ho capito molte cose. È una persona che ammiro. Diversi anni fa ho letto i racconti di Elena Ferrante. Mentre li leggevo riflettevo sul fatto che emergesse tutta l'esperienza femminile. Mi è sembrato attraente provare ad adattare un suo libro. Adattare un libro per il cinema somiglia molto al processo di un attore con il copione. Inizialmente ho seguito la struttura spostandomi da un capitolo all'altro, poi ho cambiato le cose. Con la Ferrante abbiamo parlato attraverso lettere. Sono state parole belle, che conservo. Le ho scritto che volevo utilizzare il suo libro. Mi ha risposto che l'unica clausola era che io fossi la regista. Oltre al fatto di non ritrarre Leda (Olivia Colman, nda) come una pazza. Mi ha dato fiducia. Del resto noi donne veniamo rappresentate in modo fantasioso, ma le persone sono fatte di tante cose. Per questo credo che il film sia scomodo quanto rassicurante e spero che anche il pubblico la percepisca».

Regia  Maggie Gyllenhaal 

Cast  Olivia Colman,  Dakota Johnson

Consigliato a chi...  Adora Elena Ferrante

Durata  103 min

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