Laura Dern: «L'attualità di Jurassic World – Il Dominio e il ritorno della mia Ellie»

Tra Spielberg, ambientalismo e ricordi: l'incontro di Hot Corn con l’attrice a Londra

Laura Dern

Laura Dern

«Ci siamo già viste? Hai un viso familiare!». Inizia così la nostra chiacchierata con Laura Dern, completo color rosso mattone e lunghi capelli biondi, nella stanza di un elegante albergo nel centro di Londra a pochi metri da Trafalgar Square trasformata in una base di tracciamento per i dinosauri dove, davanti la National Gallery, un'enorme (e digitale) gigantosauro è pronto a spaventare chiunque gli si avvicini. Lo avrete capito, l'occasione dell'incontro di Hot Corn con l'attrice Premio Oscar è per parlare di Jurassic World Il Dominio, capitolo conclusivo della trilogia diretto da Colin Trevorrow in sala dal 2 giugno con Universal Pictures, in cui l'attrice torna a vestire i panni della  paleobotanica Ellie Sattler a trent'anni di distanza da quel primo film diretto da Steven Spielberg capace di modellare l'immaginazione di più generazioni partendo dal libro di Michael Crichton. Un ritorno atteso che non tradisce le aspettative e in cui l'attrice ritrova al suo fianco il paleontologo Alan Grant con il volto di Sam Neill e il matematico esperto della teoria del caos, l'Ian Malcolm di Jeff Goldblum, per un film capace di abbracciare passato e presente – grazie alla presenza di Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, rispettivamente nei panni di Owen Grady e Claire Dearing -  in un'avventura che vede dinosauri e uomini vivere insieme nel mondo. Un equilibrio fragile capace di rimodellare il futuro dell'umanità e che ha più di un punto in comune con il nostro presente. 

 

Trent'anni fa la sua Ellie era un personaggio femminile tra i più moderni del cinema. Oggi Il Dominio parte proprio da lei. Un cerchio che si chiude?

Sì, assolutamente! Steven e Colin volevano che la Dott.ssa Sattler tornasse e hanno preso tutte le conoscenze che aveva acquisito in precedenza per farle progredire verso lo studio dei cambiamenti climatici e della scienza del suolo così da guidare tutto il gruppo nel combattere l'avidità delle Corporazioni usando la sua voce per chiedere un cambiamento. Sono molto fiera del suo arco evolutivo, del fatto che sia indipendente, single e che ami la vita. È arrivata al punto più alto della sua carriera e utilizza quella posizione per mettersi al servizio del mondo. Credo sia un messaggio bellissimo e un personaggio femminile davvero potente da poter interpretare a questo punto della mia vita. 

 

Ha notato una differenza nella caratterizzazione del personaggio?

All'epoca per me e Steven era centrale trovare un equilibrio tra femminilità, desiderio, potere, irriverenza e forza. Ora, nella sceneggiatura de Il Dominio, non abbiamo bisogno di stabilirlo. È Ellie Sattler e, immediatamente, la gente capisce che questo significava tutte le cose che Steven ha contribuito a stabilire per il personaggio in Jurassic Park. È proprio come qualsiasi personaggio maschile in un film d'azione. Puoi presumere che sarà tosta, complicata, divertente e forte. E penso che questo valga per tutti i personaggi femminili di Jurassic World. 

 

A trent'anni dal primo film siamo arrivati alla fine di un'era. Secondo lei perché questa saga è stata ed è tutt'ora così amata?

È interessante perché ci sono altri franchise e le persone li adorano. Ma tutti noi abbiamo un amore innato per i dinosauri. E mi domando se non sia nel nostro DNA. Erano qui prima di noi e vogliamo capire cosa sia successo. C'è stata un'estinzione e ora ci ritroviamo in un momento cruciale simile. Abbiamo tempo fino al 2050 per raggiungere lo zero netto delle emissioni di gas serra generate dall'uomo e non abbiamo tempo da perdere. È un momento molto entusiasmante per “utilizzare” questo film, lavorare insieme e non essere noi i prossimi dinosauri...

 

“Si muovono in branchi” è diventata una frase iconica. In Jurassic Park gli spettatori si stupivano insieme ai personaggi nel vedere i dinosauri sullo schermo. Lei sul set de Il Dominio si è stupita ancora? 

In virtù di quella frase, vuoi tornare e sperare di sorprendere te stesso e il pubblico nel vedere l'evoluzione dei personaggi. Ma nell'esperienza pratica tra il primo film, che era incredibile e realizzato per lo più con gli animatronics e le prime forme di CGI, e Il Dominio, ci siamo ritrovati sul set con un gigantosauro davanti ai nostri occhi. Non dovevamo fingere! La magia del cinema, il genio degli animatronics, degli artisti, dei pittori, dei tecnici e dei burattinai ci ha aiutato a creare qualcosa che sembra così reale. Credo fossero dinosauri reali e che fossero nel film con noi! Non credo proprio fossero dei pupazzi...(ride, nda)!

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