Mattia Luconi vive, vive ancora. Non quaggiù, su questa terra, dalla quale è volato via ormai due anni fa in una notte nera di tregenda. Ma lassù, in cielo, in un paradiso di prati popolato di gattini parlanti, dove il fiume che l’ha strappato alla madre in un abbraccio di morte borbotta limpido e mansueto. Vive negli occhi, nei battiti e nei respiri del papà Tiziano Luconi e della mamma Maria Silvia Mereu. Vivrà nella mano e nella matita di Veronica Janise Conti, firma del fumetto che ha per protagonista la più piccola e indifesa delle tredici vittime che la piena di Misa e Nevola portò via con sé nell’alluvione delle Marche, il 15 settembre 2022. Mattia sì, "il nostro supereroe", otto anni appena, "sarà il simbolo di tutti i bimbi speciali (era affetto da una forma di autismo, ndr)", si inorgoglisce il papà, come se ce l’avesse proprio lì, davanti agli occhi, col caschetto di capelli nero pece e la magliettina gialla. E con lui nel fumetto c’è anche Noemi Bartolucci, 17 anni e una vita di sogni davanti quando incontrò la collera del fiume che l’ha inghiottita con la madre Brunella Chiù. "Per ultimo ricordo solo gli occhi della mamma. Mi stringeva forte ma...", dice Mattia. "Non si sono dimenticati di noi", sorride Noemi, e lo abbraccia. Ha ragione.
Cinema e Serie TvL’alluvione di Senigallia. Mattia morto a 8 anni, ora rivive in un fumetto. I genitori: è un supereroe