Giovedì 18 Aprile 2024

'L'ombra di Caravaggio', esce al cinema il film con Riccardo Scamarcio

La storia del seminale e controverso pittore arriva su grande schermo per la regia di Michele Placido: in sala dal 3 novembre

È possibile raccontare il pittore Caravaggio come una rock star ante litteram? Ne è convinto Michele Placido, regista e co-sceneggiatore del film 'L'ombra di Caravaggio', che esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 3 novembre. Il cast è quello delle grandi occasioni: ci sono fra gli altri Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti e Vinicio Marchioni. Ma la critica nostrana non ha gridato al miracolo, pur scrivendo recensioni mediamente positive.

Foto: Goldenart Production/Charlot/Rai Cinema/Le Pacte/MACT Productions
Foto: Goldenart Production/Charlot/Rai Cinema/Le Pacte/MACT Productions

'L'ombra di Caravaggio', tutto sul film

Siamo nei primi anni del 1600 e Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, è riconosciuto da molti come un artista geniale, nonostante i suoi dipinti vadano contro le linee guida legate alla rappresentazione dell'arte sacra. Ma non è questo a preoccuparlo. Il problema principale è che su di lui pende una sentenza di condanna a morte per avere ucciso in duello un rivale in amore. Caravaggio ha chiesto al Papa la grazia, ma quest'ultimo è indeciso: assolda così una sorta di agente segreto, incaricato di scandagliare la vita del pittore e capire se le sue ragioni (mi sono solo difeso, dice), sono veritiere. Grazie a 'L'ombra di Caravaggio' Michele Placido firma il suo quindicesimo film da regista. Per l'occasione ha voluto immaginare "Caravaggio come un artista pop, che vive la vita vorticosa che vivrebbe oggi a New York o a Londra. E per questo è venuto a Roma: il centro del mondo, un universo di immigrati, prostitute, preti, pellegrini, cardinali, principi e malviventi. Un pianeta di grandi ricchezze e grandissime povertà, poteri forti e immense servitù, denaro a fiumi nei palazzi e un popolo che muore di fame nei vicoli. Qui, la Chiesa controriformista chiede statue, dipinti, cupole, colonnati, per celebrare la propria opulenza in un gigantesco cantiere delle meraviglie. Qui, in pochi anni, Caravaggio diventa una star, un personaggio di culto per i giovani artisti e per i ricchi e potenti collezionisti". Michele Placido ha aggiunto che Caravaggio era "un artista proiettato nel futuro, un uomo ossessionato dalla voglia di raccontare attraverso la sua pittura una visione religiosa completamente nuova e rivoluzionaria dove il racconto delle storie bibliche è raffigurato dall'uomo preso dalla strada, ovvero il mendicante, la prostituta e il ladro, in una sorta di neorealismo ante litteram". Parole che aiutano a inquadrare il film e a capire se fa per noi oppure no.  

Il cast

Caravaggio è interpretato da Riccardo Scamarcio ('Mine vaganti', 'Tre metri sopra il cielo'), Papa Paolo V da Maurizio Donadoni ('Le indagini di Lolita Lobosco'), il suo agente speciale da Louis Garrel ('The Dreamers'), Lena Antonietti da Micaela Ramazzotti ('La pazza gioia'), Costanza Sforza Colonna da Isabelle Huppert ('Elle') e Giovanni Baglione da Vinicio Marchionni ('Romanzo Criminale - La serie'). Lo stesso Michele Placido si è ritagliato il ruolo del cardinale Del Monte.  

Le recensioni, cosa ne pensa la critica

In media la critica italiana ha accolto 'L'ombra di Caravaggio' senza infamia e senza lode. È piaciuta l'idea di un film che lavora sui contrasti tra luci e ombre, così come i quadri di Caravaggio disegnavano improvvisi squarci luminosi all'interno di contesti più plumbei. Ha convinto di meno l'insistenza con la quale Michele Placido reitera il messaggio sulla necessità dell'arte di essere libera da costrizioni di sorta. E non ha convinto pienamente il racconto di Caravaggio, un po' troppo agiografico.  

Il trailer

 

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