Giovedì 18 Aprile 2024

'Gli Anelli del potere', perché Peter Jackson non è stato coinvolto?

Amazon sembrava interessata ad avere un suo parere e gli aveva promesso l'invio delle sceneggiature della serie TV, ma poi l'ha tagliato fuori

Scena dal film 'Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'Anello' - Foto: New Line

Scena dal film 'Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'Anello' - Foto: New Line

Dopo la trilogia cinematografia del 'Signore degli Anelli' (2001-2003), chiunque intenda mettere in campo un adattamento da J. R. R. Tolkien non può prescindere dal regista, sceneggiatore e produttore Peter Jackson, che quei tre film ha realizzato. Infatti c'è stato un momento in cui Amazon Studios pareva volesse coinvolgerlo nella creazione della serie TV 'Gli Anelli del potere' (dal 2 settembre in streaming su Prime Video). Poi il progetto non è andato in porto. Paradossalmente, proprio perché non si può prescindere da Jackson. Leggi anche: 'Gli anelli del potere', nuovo trailer dal San Diego Comic-Con Il dietro le quinte arriva da un paio di podcast statunitensi. Salta fuori che J. D. Payne e Patrick McKay, creatori e showrunner di 'Gli Anelli del potere' avrebbero voluto ascoltare Peter Jackson per avere un suo parere. Così, circa cinque anni fa Amazon Studios si mise in contatto con lui, chiedendo se era interessato. Lui ha risposto che era impossibile fornire una risposta senza avere prima dato un'occhiata a una sceneggiatura. Riposta: ok, appena ne abbiamo una ad uno stadio soddisfacente di lavorazione te la mandiamo. "Ma non è mai arrivata", ha rivelano Jackson. Che di suo non è dispiaciuto oppure infastidito, e anzi augura il meglio allo show e assicura che lo guarderà con grande interesse. Secondo una ricostruzione del magazine Hollywood Reporter, fra il prima e il dopo sono presumibilmente accadute tre cose. La prima è che la produttrice Sharon Tal Yguado ha cambiato lavoro: fonti anonime dicono che fosse stata lei ad sostenere il coinvolgimento di Jackson. Secondo, e questo è stato probabilmente l'elemento determinante, gli eredi di Tolkien si sono pronunciati contro la presenza di Jackson. Rivelazione, quest'ultima, non particolarmente sorprendente se teniamo conto che non erano stati coinvolti nella realizzazione della trilogia e che Christopher Tolkien (figlio di J. R. R. Tolkien) l'aveva criticata senza mezzi termini. Infine, sono probabilmente emerse problematiche legali, perché i diritti sulla trilogia cinematografica appartengono a Warner Bros. Tenere film e show nettamente separati era una garanzia di non avere beghe legali. A maggior ragione di fronte a un progetto, quello della serie TV, già onerosissimo di suo: ricordiamo che l'investimento per le cinque stagioni previste è attorno al miliardo di dollari. Probabilmente non sapremo mai quali dei eventi hanno portato all'accantonamento di Jackson. Restano però le dichiarazioni ufficiali di questi giorni: Amazon Studios ha chiarito che "quando abbiamo acquistato i diritti per realizzare lo show, siamo stati obbligati a mantenerlo distinto e separato dalla trilogia cinematografica". Dunque non solo trama diversa e ambientata migliaia di anni prima rispetto agli eventi narrati nel romanzo 'Il Signore degli Anelli'. Ma anche, appunto, nessun coinvolgimenti del team creativo che l'ha portato su grande schermo, in primis Peter Jackson. Vale la pena di sottolineare che Amazon Studios ha manifestato il "massimo rispetto" per lui e per il suo lavoro, in qualche modo riverberando la non acredine di Jackson nei confronti della casa di produzione. Tutti felici, insomma, nella speranza che 'Gli Anelli del potere' sia all'altezza delle aspettative: abbiamo solo da guadagnarci.

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