di MANUELA SANTACATTERINA - «Sul set con Sofia Coppola ero un teenager, e tutto ha funzionato esattamente come mi aspettavo. Era una comunità di persone riunita per creare un piccolo film, senza ego, ma lavorando sodo. Sofia aveva il controllo totale, e questa è una cosa importante, perché c’è solo una sola persona a cui rivolgersi quando si parla del proprio personaggio…», in occasione del Filming Italy Sardegna Festival al Forte Village di Cagliari abbiamo intervistato Josh Hartnett che ci ha raccontato di quanto Il Giardino delle Vergini Suicide di Sofia Coppola sia stato un film importante per la sua carriera, e di quanto la regista sia molto simile a Christopher Nolan, che lo ha voluto nel suo atteso film, Oppenheimer. Durante la chiacchierata ha poi confidato di quanto sia stato fondamentale per lui prendersi una pausa dall’industria, è tornato idealmente sul set di Slevin – Patto Criminale e ha dichiarato di essere innamorato del cinema di Fellini e di Quentin Tarantino.
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