PATRIZIA TOSSI
Cinema e Serie Tv

La musica suona alla Festa del Cinema di Roma. Anteprima dei docufilm su Zucchero e Gaber: anticipazioni e quando vederli

Questa sera verrà presentato ‘Zucchero - Sugar Fornaciari’, nella sale il 23, 24 e 25 ottobre. Domani (22 ottobre) proiezione speciale di ‘Io, noi e Gaber’, il racconto a più voci sul Signor G

Roma, 21 ottobre 2023 – La musica suona alla Festa del Cinema di Roma. L’indimenticabile ironia del Signor G. verrà celebrata domani con la presentazione del docufilm ‘Io, noi e Gaber’, realizzato a vent’anni dalla scomparsa del cantautore. Questa sera, sabato 21 settembre alle 21.30, sarà invece di scena ‘Zucchero - Sugar Fornaciari’, un viaggio che racconta l’artista attraverso le sue parole e quelle di colleghi e amici: da Bono a Sting, Paul Young, Andrea Bocelli, Francesco Guccini e tanti altri. Ecco cosa c’è da sapere sui film documentari più attesi dalla 18esima edizione del festival capitolino.

Il film sull’istrionico cantautore Giorgio Gaber verrà presentato domenica 22 ottobre (alle 16 in Sala Sinopoli e alle 16.30 alla Giulio Cesare 3), mentre al cinema arriverà il 6,7 e 8 novembre con una tre giorni di proiezioni speciali. Reduce del successo mondiale del suo ‘World Wild Tour’, il film documentario sulla vita artistica di Zucchero arriverà in tutte le sale italiane il 23, 24 e 25 ottobre.

‘Zucchero - Sugar Fornaciari’: la trama

Diretto da Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, il film documentario racconta Zucchero Sugar Fornaciari attraverso le sue parole e quelle dei personaggi che hanno accompagnato il 68enne reggiano nella sua lunga e fortunata carriera, con più di 60 milioni di dischi venduti tra album e singoli. A raccontare il volto più intimo di Zucchero, saranno le interviste a Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici.

Un viaggio dell’anima che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal ‘World Wild Tour’, il suo ultimo e trionfale tour mondiale, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo.

Il racconto: “Più Adelmo che Zucchero”

“È la prima volta che mi confronto con questo tipo di esperienze – racconta Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (come sanno bene i suoi fan) – avevo però chiara un'idea: non fare un docufilm celebrativo. Volevo che ci fosse una buona parte di Adelmo rispetto a Zucchero, che parte dal paesino di provincia e poi viene sradicato a 11 anni e portato in Versilia, dove a dire il vero non mi sono mai trovato bene, ma li ho conosciuto mia moglie e sono nate le mie figlie”.

“Questo sradicamento, soprattutto da mia nonna Diamante, mi ha fatto soffrire e ancora adesso ho la sensazione di non sentirmi mai a casa, da nessuna parte", continua il cantante. "Ogni tanto ci sono questi pensieri un po' malinconici, sperando che non sfocino in depressione – conclude Zucchero – una cosa che non auguro a nessuno, perché è tosta superare certi momenti".

‘Io, noi e Gaber’: la trama

A vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, l’istrionico cantautore milanese rivive sul grande schermo con il docufilm ‘Io, noi e Gaber’, scritto e diretto da Riccardo Milani. Domenica 22 ottobre la proiezione speciale alla Festa del Cinema di Roma 2023, poi l’arrivo nelle sale cinematografiche il 6, 7 e 8 novembre.

Girato tra Milano e Viareggio, nei luoghi della vita di Giorgio Gaber, il film è il ritratto dell’iconico Signor G., al centro di una delle pagine più dirompenti della storia culturale del nostro Paese. Un viaggio esclusivo che attraversa tutte le fasi della sua carriera artistica: dai primissimi esordi nei locali di Milano al rock con Adriano Celentano, dal sodalizio artistico e surreale con l’amico Jannacci agli iconici duetti con Mina e alle canzoni con Maria Monti.

Dagli anni della popolarità televisiva al teatro, con l’invenzione, insieme a Sandro Luporini, del Teatro Canzone, piena espressione del suo impegno politico e culturale. Sullo sfondo, si staglia il Teatro Lirico di Milano, simbolo dell’amore tra Gaber e il pubblico milanese, che oggi è a lui intitolato.

Un ritratto intimo del Signor G

Sarà un ritratto intimo e appassionato di Gaber, sul sottile crinale tra la sua storia personale – attraverso le parole della figlia Dalia e delle persone storicamente a lui più vicine – e le voci di colleghi e artisti che lo hanno vissuto e amato.

Tra i personaggi che racconteranno aspetti inediti di Gaber, ci saranno artisti come Jovanotti, Ivano Fossati, Claudio Bisio e Gianni Morandi, ma anche Mogol, Michele Serra e la moglie Ombretta Colli. Non mancherà il punto di vista di due politici della sinistra che fu, ‘raccontata’ dal Signor G. nelle sue canzoni, Pier Luigi Bersani e Mario Capanna. Ma non solo.

Chi era Gaber? Un visionario

“Giorgio Gaber è stato una persona importante della mia vita”, racconta il regista Riccardo Milani. “Da piccolo mi ha divertito con l’allegria di Goganga, ‘Il Riccardo’ o ‘La Torpedo blu’ – ricorda Milani – e dal liceo in poi mi ha fatto alzare la testa e avere uno sguardo sul mondo segnando il mio percorso di formazione. Raccontarlo per me è stato soprattutto un modo per ringraziarlo per tutto quello che nei decenni mi ha dato e, soprattutto, ha dato a tutti noi”.

Ma chi era Giorgio Gaber? “È stata una voce importante per tutti noi – dice il regista del film documentario – anticipando tutto quello che in questi decenni si è avverato, prevedendo che l’ideologia del mercato avrebbe schiacciato oggi tutte le altre, segnando una disperata continuità tra lui e Pier Paolo Pasolini. Per questo, tra le rarissime certezze della vita, ce n’è sicuramente una: Gaber ci serve ancora e ci serve adesso”.

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