Venerdì 19 Aprile 2024

Emancipation, esce il film con Will Smith schiavo in fuga

In streaming su Apple TV+ dal 9 dicembre, racconta una storia realmente accaduta e potrebbe portare a una candidatura agli Oscar 2023 per Smith

Will Smith in una scena del film 'Emancipation' - Foto: Apple Studios

Will Smith in una scena del film 'Emancipation' - Foto: Apple Studios

Avrebbe dovuto essere il nuovo film da Oscar per Will Smith, ma poi l'attore ha schiaffeggiato Chris Rock in diretta mondiale e quindi 'Emancipation' è diventato un problema per chi l'aveva prodotto, scritto e diretto. Il rischio era che la cattiva pubblicità procurata dall'attore protagonista durante la cerimonia degli Oscar 2022 (quella dello schiaffo a Rock) affossasse un film ambizioso e costoso. Alla vigilia dell'uscita in streaming su Apple TV+, venerdì 9 dicembre, c'è una domanda, che merita una risposta: al netto del comportamento di Smith, che resta ingiustificabile, 'Emancipation' merita oppure no? La critica si è divisa, ma ha anche riconosciuto che l'interpretazione di Smith è notevole. Ora si parla di una possibile candidatura agli Oscar 2023.

Emancipation, tutto sul film

Procediamo con ordine. Intanto, la trama. È ispirata a una storia vera ed è ambientata negli anni sessanta del XIX secolo, in piena guerra di secessione americana. Racconta di uno schiavo che scappa dalla piantagione in cui lavora, attraversa le pericolose paludi della Louisiana e raggiunge un accampamento di soldati dell'unione. Dopo dieci giorni di fuga e 64 chilometri percorsi a piedi, trova la salvezza. Non solo: diventa il soggetto di una fotografia destinata a entrare nei libri di storia: ritrae la sua schiena, devastata dalle cicatrici lasciate dalle numerose frustate ricevute. Un'immagine che alimenterà il dibattito per l'abolizione della schiavitù. La sceneggiatura di 'Emancipation' è scritta da William N. Collage, autore in precedenza di film come 'The Transporter Legacy', 'Exodus - Dei e re', 'Assassin's Creed' e 'The Divergent Series: Allegiant'. Alla regia troviamo Antoine Fuqua, quello di 'Training Day', 'I magnifici 7', 'The Equalizer', 'Southpaw', 'Shooter', 'King Arthur' e 'L'ultima alba', solo per citare i titoli più famosi. Il cast è dominato da Will Smith, premio Oscar grazie a 'King Richard' e candidato anche per 'Alì' e 'La ricerca della felicità'. Accanto a lui si fanno notare Ben Foster ('Hell or High Water') e Charmaine Bingwa ('The Good Fight').

Le recensioni e come guardare il film

Come già anticipato, di fronte a 'Emancipation' la critica si è divisa. C'è chi l'ha recensito benissimo, parlando di un dramma intenso e sentito, e lodando l'ottima interpretazione di Will Smith. Chi invece l'ha criticato l'ha fatto soprattutto in riferimento a soluzioni da thriller/action che sono sembrate un po' fuori fuoco rispetto alla storia raccontata, come se si sentisse l'esigenza di renderla spettacolare. Il risultato è una media voto, su Metacritic, di 57/100, ma in questo caso la soddisfazione del pubblico dipenderà soprattutto dalla sensibilità dei singoli: chi saprà sintonizzarsi sul dramma ne resterà probabilmente coinvolto, gli altri invece resteranno freddi. Al netto di questa indicazione, per vedere 'Emancipation' bisogna ritagliarsi 2 ore e 12 minuti di tempo (tanto dura) e cercarlo all'interno del catalogo streaming di Apple TV+ a partire dal 9 dicembre. Va da sé che la natura violenta della vicenda sconsiglia la presenza di più piccoli davanti allo schermo.

Il trailer in lingua originale

Will Smith può essere candidato agli Oscar 2023?

Prima dell'arrivo in streaming, 'Emancipation' è uscito in una manciata di sale statunitensi, allo scopo di poter concorrere agli Oscar 2023: il regolamento dell'Academy prevede infatti che siano candidabili solamente lungometraggi che sono comparsi nei cartelloni dei cinema di Los Angeles County, per almeno sette giorni consecutivi. Apple Studios ha fatto in modo che succedesse. Dal canto suo, dopo lo schiaffo rifilato a Chris Rock, Will Smith è stato punito dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences: per i prossimi dieci anni sarà escluso dalle cerimonie e dagli eventi legati agli Oscar. Inoltre, siccome ha rassegnato le proprie dimissioni, non potrà votare i candidati nelle varie categorie. Però può effettivamente essere votato e persino ritrovarsi in nomination. Nel caso di vittoria non potrebbe ritirare il premio, ma in ogni caso se ne potrebbe fregiare. Un'eventualità che sta facendo molto discutere, negli States, ma che l'interpretazione fornita da Will Smith rende possibile.

 

 

 

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