
Roma, 11 settembre 2023 – Ci sono artisti destinati a rimanere sempre ben impressi nell’immaginario collettivo perché, al di là del fatto che potessero piacere o meno, le loro canzoni hanno segnato un’epoca, hanno accompagnato esperienze condivise con gli altri o anche momenti di solitudine, hanno fatto sorridere, riflettere, piangere, ballare, divertirsi. È il caso di Lucio Battisti, i cui brani non passano di moda con il trascorrere del tempo, ma continuano a essere sempre attuali e universali.
Docufilm evento
In occasione del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, arriva su Rai1 in prima serata, mercoledì 13 settembre, il docufilm evento dal titolo ‘Lucio per amico. Ricordando Battisti’, ideato e scritto da Maite Carpio e prodotto da Garbo Produzioni in collaborazione con Rai Documentari. L’opera intende raccontare l'avventura umana e artistica di Battisti attraverso una vasta collezione di materiale d'archivio italiano e internazionale, in alcuni casi inedito, unito alle testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto, in primo luogo Mogol, il suo compagno d'arte e d'avventura.
Gli amici e colleghi
Nel documentario ‘Lucio per amico. Ricordando Battisti’ vedremo anche Pietruccio Montalbetti, Mario Lavezzi, Caterina Caselli, Roby Matano, Mara Maionchi, Gianni Dall’Aglio, Franco Daldello, Adriano Pappalardo, Tony Cicco, Franco Mussida. Con loro ripercorreremo il ‘mistero Battisti’, una figura centrale nella cultura musicale di un intero Paese, che ha rifiutato la fama e la visibilità per rimanere fedele a se stesso. Una straordinaria testimonianza, come anticipato, sarà quella di Giulio Rapetti, noto come Mogol, protagonista di un'ampia intervista che ripercorre l'amicizia e la collaborazione di lungo corso tra lui e Battisti.
Gli omaggi
Il racconto di ‘Lucio per amico. Ricordando Battisti’ sarà scandito dalle canzoni che hanno rivoluzionato il panorama musicale italiano. Molte di esse saranno eseguite dallo stesso Battisti, mentre altre vedranno le esibizioni esclusive di artisti come Gianluca Grignani, Noemi, Giovanni Caccamo e Giusy Ferreri. Sotto la guida artistica del Maestro Enrico Melozzi, ognuno di loro interpreterà quattro brani – ‘Il tempo di morire’, ‘Amarsi un po’’, ‘Emozioni’ e ‘Io Vivrò’ - quattro successi tratti da un repertorio che rimane unico nella storia della musica, capace di parlare ancora oggi a intere generazioni.
Carriera e vita privata
Lucio Battisti era originario di Poggio Bustone, in provincia di Rieti. La sua carriera da cantante ha avuto inizio alla fine degli anni Sessanta. La sua musica era fortemente influenzata dal pop americano, con suggestioni, arrangiamenti e tratti ritmici del rhythm and blues, del rock, latini, e altro ancora. Nel 1965 Battisti ha avviato una fruttuosa collaborazione con Mogol, che ha scritto tutti i testi delle sue canzoni fino al 1980. La partnership tra Battisti e Mogol ha creato album come ‘Lucio Battisti’ del 1969, ‘Il mio canto libero’ del 1972, ‘Anima latina’ del 1974, ‘Una donna per amico’ del 1978, solo per ricordarne alcuni. A partire dal 1969, nel frattempo, l’artista ha iniziato a interpretare le sue proprie canzoni, ma ha continuato a comporre brani per altri cantanti, specialmente in collaborazione con Mina. Ha vinto il Festivalbar nel 1970 con ‘Acqua azzurra, acqua chiara’ e nel 1971 con ‘Fiori rosa, fiori di pesco’. Dopo la separazione da Mogol, ha avuto altri parolieri tra cui sua moglie, Grazia Letizia Veronese (sotto lo pseudonimo di Velezia, con la quale ha realizzato ‘E già’ nel 1982), e successivamente con Pasquale Panella, che ha firmato con lui, tra gli altri, dischi come ‘L’apparenza’ del 1988 e ‘Cosa succederà ragazza’ del 1992. Battisti è venuto a mancare a Milano nel 1998 all’età di 55 anni.