Autumn Beat, il film sull'Italia rap delle seconde generazioni

Se parliamo di giovani italiani di seconda generazione, una delle voci più interessanti è quella di Antonio Dikele Distefano, classe 1992, nato a Busto Arsizio da genitori angolani, cresciuto a Ravenna, diventato rapper con lo pseudonimo 'Nashy', poi scrittore pubblicato da Mondadori e ora regista e sceneggiatore del film 'Autumn Beat'. Un esordio lungo che potremo guardare a partire da giovedì 10 novembre, giorno dell'uscita su Amazon Prime Video.

'Autumn Beat', tutto sul film

La trama si svolge a Milano, nell'arco di tre decenni. Al centro della vicenda ci sono Tito e Paco: sono fratelli e da giovani sognano di sfondare nel mondo del rap. Hanno anche le carte in regola per farlo, perché Paco è un performer nato, mentre Tito scrive testi perfetti. Tutto potrebbe andare per il meglio, invece mica tanto: colpa dell'ambizione, degli imprevisti della vita e dell'amore per la medesima donna. Il loro legame sarà messo a dura prova. 'Autumn Beat' è un film drammatico ed è scritto e diretto da Antonio Dikele Distefano, che in fase di stesura della sceneggiatura è stato affiancato da Massimo Vavassori. Quest'ultimo ha portato in dote un'esperienza quasi quindicennale che, tra le altre cose, gli ha consentito di firmare la serie TV 'Zero' (in streaming su Netflix), ispirata al romanzo di Distefano 'Non ho mai avuto la mia età' (2018). Nel cast compaiono un sacco di esordienti: in primis i protagonisti Hamed Seydou e Abby 6ix, e poi Geneme, Juliet Joseph, Mohamed Diallo, Mamy Seny Gueye, Francesco Danquah e Mafoku Michelle Cloe Kengne. Più svezzati, ma non troppo, Marco Renna (che in precedenza aveva fatto un paio di comparsate al cinema) e Dylan Magon (visto in 'Zero'). Infine ci sono le partecipazioni straordinarie di alcuni grossi nomi della scena rap e hip-hop italiana: Gué Pequeno, Sfera Ebbasta ed Ernia.

Un film importante

Presentando 'Autumn Beat' Antonio Dikele Distefano ha detto che si tratta di "un film importante perché racconta Milano e una famiglia nera che cambia nel tempo. È stata un'esperienza fantastica, una prima volta per me e per gli attori che non ne avevano mai fatta una simile prima. Ringrazio Prime Video per la fiducia, perché non è scontato. Perché mi ha dato la possibilità di esprimermi senza impormi nulla, senza parlarmi di algoritmi e di necessità che non potevo capire. Il mio desiderio è di poter raccontare le storie che ho visto quando ero bambino e stavo seduto sul marciapiede fuori dal negozio di mia madre. Voglio che quelle persone possano un giorno accendere la televisione e pensare 'In questo film mi sento rappresentato'. È un privilegio che io non ho mai avuto, se non guardando fuori dal Paese". Ha anche rivelato di essersi ispirato a un modello eccellente: "Ho voluto raccontare la storia di una famiglia che cambia nel tempo e il fatto che ci sono tante occasioni nella vita per ricominciare. Mi sono ispirato a 'Moonlight' di Barry Jenkins, che è il mio regista preferito".

Il trailer