Adèle Exarchopoulos e lo spaesamento di una Generazione Low Cost

L'esordio al lungometraggio di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre è al cinema dal 12 maggio

Adèle Exarchopoulos in una scena del film

Adèle Exarchopoulos in una scena del film

di ADAM OLIVO - Ma che vita lascia sulla terraferma un’hostess e cosa ne è di lei una volta giunta a destinazione? Su questo s’interroga Generazione Low Cost, esordio di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre - al cinema dal 12 maggio - che narra la storia di Cassandre Wassels (Adèle Exarchopoulos, sempre meravigliosa), assistente di volo per una compagnia low cost, appunto. La sua esistenza è vissuta con la stessa urgenza dei last minute: non c’è mai tempo per comprendere che direzione stia prendendo la sua vita, complice questo barcamenarsi in un non-spazio. Il corso degli eventi la costringerà a riprendere i contatti con la famiglia ed affrontare ciò da cui fugge. Scardinando il principio per cui sia un sogno il mestiere di viaggiare, Generazione Low Cost si serve delle disumane logiche del basso costo per mostrare, attraverso la protagonista, lo spaesamento di una generazione. Se per John Lennon la vita ti accadeva mentre eri intento a fare piani, adesso scorre senza neanche una minima forma di progettualità. In un orizzonte temporale che contempla solo il presente, basta ormai sorridere ai passeggeri e spiccare il volo. Exarchopoulos si approccia al suo personaggio con tenerezza, regalandoci un’interpretazione intensa e dal sapore tristemente amaro...

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