Giovedì 18 Aprile 2024

Cinema, boom di presenze e incassi. E con Zalone nel 2020 sarà bis

La parte del leone la fanno come sempre le pellicole americane. Solo 13 film prodotti nel nostro Paese nella top 50 dei più visti

Una scena di 'Tolo Tolo' di Checco Zalone

Una scena di 'Tolo Tolo' di Checco Zalone

Roma, 16 gennaio 2020 - Ma allora, come sta? Ha la febbre, è indebolito, se la caverà? Rimarrà tra noi? Ah, sta migliorando. Meno male, grazie… sì, ma chi? Il cinema italiano. Il cinema visto al cinema, nella sala grande, con le emozioni di tutti che si mescolano, che nascono e crescono tutte insieme, nello stesso momento. E tu, seduto nella tua seggiolina, vivi qualche cosa che a casa tua non vivresti mai: un’emozione collettiva.E adesso che i film si possono vedere tanto facilmente in streaming, sulle piattaforme digitali, nello schermo del computer, in quello dello smartphone, il cinema vissuto nelle sale – incredibilmente – resiste. Ci sono ancora spettatori che escono di casa, che salgono in macchina o sullo scooter, parcheggiano, comprano un biglietto, magari anche i popcorn. E qualche volta, spengono persino il telefono, mentre sono lì nel cinema. D’accordo: più spesso preferiscono accecare quello seduto nella fila dietro, chattando o massaggiando proprio quando, sullo schermo, lui sta per morire, o lei sta per baciarlo, o tutte e due le cose insieme.

Detto in altre parole: nell’anno appena passato, gli spettatori sono aumentati rispetto al 2018. Detto ancora in altre parole: Netflix non ha ucciso le sale cinematografiche. Anzi, forse ha fatto loro persino del bene. 'The Irishman' di Martin Scorsese, che è uscito su Netflix, la gente è andato a vederlo anche al cinema, perché è un grande spettacolo, perché è un tuffo, un’immersione dentro un mondo intero. E lo puoi fare bene, quel tuffo, nel buio di una sala. Ma veniamo allo squillo di tromba: secondo i dati presentati ieri dall’Anica, l’Associazione dei produttori e distributori di film, e dall’Aneca, l’Associazione degli esercenti, il 2019 si è chiuso positivamente per le sale italiane, con prospettive incoraggianti per il 2020. Si è registrata un’inversione di tendenza rispetto all’ultimo triennio, agli anni orribili del cinema italiano. Gli spettatori sono aumentati del 13 per cento, e del 14 per cento gli incassi, che ammontano a 635 milioni di euro. È stata raggiunta 'quota 100'. No, non per mandare in pensione il cinema. Al contrario. È la quota dei cento milioni di biglietti venduti nel 2019.

Hanno trionfato le produzioni Disney, con lo strapotere del Re leone che ha incassato 37,5 milioni di euro, seguito da Avengers: Endgame con 30 milioni. Emozionante outsider lanciato verso gli Oscar è Joker, con 29,3 milioni di euro. Il film italiano che ha incassato di più è Il primo Natale di Ficarra e Picone con 13,3 milioni. Per il 2020, anche se siamo solo a metà gennaio, un vincitore già c’è: Zalone ha già superato 41 milioni di euro con 'Tolo Tolo'. E anche se non pare destinato a raggiungere il suo exploit di 'Quo vado?', ha già fatto il triplo di incassi del film di Ficarra e Picone. Il 2020 è partito bene. "Si è ritrovato il feeling con il grande pubblico", esulta il presidente dell’Anica Francesco Rutelli. "Tutta la filiera dell’audiovisivo ne trae vantaggio, se cresce il cinema in sala". Tutto bene? Non del tutto. Il cinema italiano ancora non sorride. Di quei cento milioni di biglietti, solo il 22 per cento sono stati staccati per vedere film italiani. Questo, nonostante lo Stato investa molti milioni per sostenere tutto il sistema cinema. Perché il fatto è che di film italiani ne sono stati prodotti, e tanti. Quasi duecento film italiani sono usciti in sala nel 2019. Quattro nuovi ogni settimana. Ma di questi film, tranne le eccezioni – il fenomeno Zalone e pochi altri – molti incassano poco e scompaiono presto dalle sale. Godiamoci, per ora, il bicchiere – e le sale – mezze piene.

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