Giovedì 24 Aprile 2025
RAFFAELLA PARISI
Magazine

Che amore di... bijou. Al museo la collezione tra gioielli e gusto

Il cibo fa da padrone in svariati settori, anche nei bijou quell’ornamento che impreziosisce il viso, termine francese derivante dal...

Il cibo fa da padrone in svariati settori, anche nei bijou quell’ornamento che impreziosisce il viso, termine francese derivante dal...

Il cibo fa da padrone in svariati settori, anche nei bijou quell’ornamento che impreziosisce il viso, termine francese derivante dal...

Il cibo fa da padrone in svariati settori, anche nei bijou quell’ornamento che impreziosisce il viso, termine francese derivante dal bretone bizou, anello. Ne sa qualcosa la cittadina del cremonese, Casalmaggiore, che con il suo museo del Bijou ospita dal 12 aprile al 28 settembre una nuova edizione di gioielli di gusto, racconti fantastici tra ornamenti golosi.

Il museo, l’unico incentrato su questo tema in Italia, è stato fondato nel 1986 a Casalmaggiore, storico distretto di bigiotteria fin dal XIX secolo. La collezione del museo ospita oltre 20mila pezzi fra gioielli in materiale non prezioso e ornamenti, ma anche macchinari e foto d’archivio, che testimoniano la storia della moda e della tecnologia dalla fine dell’Ottocento alle soglie del nuovo Millennio. La mostra, a distanza di 10 anni dalla prima edizione che si è svolta a palazzo Morando per Expo Milano, è un punto di incontro fra i mondi del ’bijou’ e quello del cibo, proponendo una selezione di pezzi d’autore.

Le delizie della tavola, nella loro espressione di ricchezza, prosperità e benessere è proposto in maniera ricorrente agli ornamenti antichi a quelli contemporanei. Da questo concetto ha preso forma la mostra ideata da Mara Cappelletti, storica del gioiello, realizzata nel 2015 con il contributo delle curatrici Maria Canella, Mariateresa Chirico e Anty Pansera e gli allestimenti di Alejandro Ruiz, in una nuova ulteriore veste rispetto a quella di dieci anni fa, orientata al bijou storico e fashion, ma con nuove incursioni nell’ambito contemporaneo. La mostra si snoda in un percorso che conduce il visitatore tra gli ornamenti più golosi, attraverso tre aree distinte, il gusto della moda, il gusto contemporary e il gusto vintage.