Giovedì 18 Aprile 2024

Cento volte “Tale e quale“, Conti festeggia "Frizzi il più bravo. Io potrei imitare Dorelli"

di Barbara Berti

"Un traguardo importante che dimostra l’affetto che il pubblico ha nei confronti del programma, noi cerchiamo sempre di regalare qualche ora di divertimento a chi ci guarda". Parola del conduttore fiorentino Carlo Conti che stasera – alle 21,25 su Raiuno – presenterà la puntata numero 100 di Tale e Quale Show, il varietà di Raiuno in onda dal 2012 e che fino a oggi ha ospitato 124 artisti, per un totale di 403 personaggi interpretati e ben 1.182 imitazioni.

Carlo, come è cambiato lo show in questi anni?

"Ci siamo migliorati nel tempo introducendo alcune novità. Ma il format è rimasto sempre uguale. E pensare che all’inizio non mi convinceva molto…"

E poi cosa è cambiato?

"Il pubblico ha apprezzato fin da subito la novità e noi abbiamo ‘cucito’ un programma di qualità: trucco, parrucco e costumi sono da prodotto cinematografico. Anche la presenza dei tutor fa la differenza, abbiamo i ‘vocal coach’ Maria Grazia Fontana, Dada Loi e Matteo Becucci, e la ‘actor coach’ Emanuela Aureli. E quest’anno il lavoro dietro le quinte è ancora più impegnativo vista l’emergenza Coronavirus".

Il segreto del successo, quindi, è il lavoro di squadra?

"Assolutamente sì. Anche se la carta vincente sono i protagonisti delle imitazioni. Ogni anno abbiamo dieci-dodici personaggi che fanno spettacolo. E ci tengo a sottolineare che sono protagonisti e non concorrenti. È vero, c’è anche la gara, ma prima viene lo show, tanto che anche le votazioni e i vari conteggi sono la parte finale del programma".

La giuria, comunque, ha un suo peso specifico…

"Certo, negli anni si sono alternati Claudio Lippi, Christian De Sica, Gigi Proietti, Enrico Montesano e Claudio Amendola. Dall’ottava edizione ci sono Giorgio Panariello e Vincenzo Salemme. Ma il punto di riferimento è Loretta Goggi, presente fin dalla prima puntata perché non potevo fare un programma con le imitazioni senza di lei".

In queste cento puntate, per lei quale è stata l’esibizione o il personaggio migliore?

"Per me sono tutti bravi, questa è un’accademia che, a detta degli stessi protagonisti, li aiuta a migliorarsi. Credo, però, che nel cuore di tutti resti l’edizione numero tre che vide tra i protagonisti Fabrizio Frizzi".

E Conti chi potrebbe imitare?

"No, io continuo a condurre. Non sono così bravo, al massimo posso fare Johnny Dorelli o Zucchero. Questo, per la verità, l’ho già imitato: durante L’anno che verrà, la serata di Capodanno di Raiuno, ho cantato camuffato da Zucchero insieme a Gabriele Cirilli, nei panni di Pavarotti".

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