Mercoledì 24 Aprile 2024

Fra gli adolescenti il malumore è contagioso

I ragazzi 'prendono' lo stato emotivo degli amici che frequentano e il cattivo umore si trasmette più facilmente dell'umore positivo

Gli adolescenti non evitano gli amici che si sentono giù

Gli adolescenti non evitano gli amici che si sentono giù

Studiare come e perché il nostro stato d'animo venga influenzato dalle relazioni con gli altri è una sfida complicata per gli psicologi, per via delle molte variabili personali e sociali che determinano come ci sentiamo. Un team di studiosi delle università di Oxford e di Birmingham ha trovato una soluzione al problema e ha condotto una ricerca che definisce rivoluzionaria, concentrandosi su due gruppi di adolescenti in un contesto particolare. In questo modo, hanno stabilito che l'umore è contagioso e le persone se lo passano l'una con l'altra, e che il cattivo umore attecchisce di più rispetto a quello buono. Ma sono emerse anche altre conclusioni interessanti.

La vita dei giovani musicisti in tournée

Gli psicologi hanno coinvolto 79 ragazzi fra i 15 e i 19 anni, divisi in due gruppi che partecipavano a una tournée di concerti di musica classica lunga una settimana; ai giovani artisti era richiesto di annotare i loro stati d'animo e le interazioni sociali che avevano avuto durante la giornata. La situazione forniva così un osservatorio privilegiato: persone che vivevano a stretto contatto, in un contesto sociale e un ambiente circoscritti, per un periodo di tempo concentrato e con una presenza minima di interferenze esterne.

Condivide il malessere con gli amici li fa stare meglio

Gli studiosi hanno così verificato che gli adolescenti prendevano lo stato d'animo degli amici che frequentavano, e che appunto il cattivo umore era più contagioso. Al tempo stesso, condividere il malumore con un amico ne allevia il malessere, il che fa ipotizzare l'esistenza di un meccanismo di "tampone" emotivo all'interno di una comunità. Inoltre i ragazzi non evitavano i compagni con la luna storta, e anzi "mostravano una notevole tolleranza alle loro fluttuazioni emotive".

"Ci auguriamo che lo studio costituisca un passo avanti nella comprensione del motivo per cui le persone precipitano in stati negativi prolungati e dei fattori sociali che determinano il benessere emotivo degli adolescenti", conclude Per Block, uno degli autori.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Emotion.

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