Cattelan vince la causa Opere solo sue

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"L’opera è di chi ha l’idea, non di chi la realizza": con questa motivazione il Tribunale di Parigi ha respinto la richiesta dello scultore francese Daniel Druet di essere riconosciuto come creatore di nove figure di cera che gli erano state commissionate per l’artista concettuale italiano Maurizio Cattelan. L’ottantenne Druet lamentava di non essere mai stato nominato come creatore di alcune delle opere più famose di Cattelan, realizzate tra il 1999 e il 2006: per questo aveva chiesto un risarcimento di quasi 5 milioni di euro. Tra le sculture da lui create c’è un modello in cera che raffigura Papa Giovanni Paolo II a terra, colpito da un meteorite, dal titolo Nona Ora.

Il Tribunale francese che si occupa del diritto d’autore ha stabilito che la richiesta di Druet è "inammissibile" perché non ha mai citato direttamente Cattelan, ma solo la galleria dell’artista italiano, Perrotin, e il museo Monnaie de Paris, che ha esposto le opere di Cattelan dal 2016 al 2017. Druet è stato condannato a pagare diecimila euro alla Galerie Emmanuel Perrotin e alla Monnaie de Paris. Oltre a respingere la richiesta di Druet, i giudici hanno affermato che l’installazione e la scenografia dei modelli di cera in questione "provengono unicamente da Cattelan, non essendo Daniel Druet nella posizione di prendere la minima parte nelle scelte relative all’ambientazione scenica delle suddette effigi" né "al contenuto del possibile messaggio da trasmettere attraverso questa messa in scena". La Galerie Perrotin ha dichiarato che "questa decisione costituisce una giurisprudenza innovativa, poiché per la prima volta i magistrati sanciscono l’arte concettuale in una sentenza storica".

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