Giovedì 18 Aprile 2024

Caterina, l’italiana che non stregò i francesi

La de’ Medici sul trono a Parigi: regina poco amata dai sudditi e rappresentata come una fattucchiera. Ma è stata rivalutata dagli storici

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di Riccardo Jannello

Personaggio controverso, ma determinante nella storia di Francia, la regina Caterina de’ Medici viene rappresentata nell’iconografia come un "serpente", una fanatica, una strega. Ma l’"italiana", come veniva chiamata in modo sprezzante dai nemici dei Valois, fu davvero una dark queen o a lei si deve qualcosa di buono?

Marcello Simonetta, storico e accademico italiano docente a Parigi, ha chiuso con Caterina de’ Medici: storia segreta di una faida familiare la trilogia sulla dinastia fiorentina che comprende L’enigma Montefeltro e Volpi e Leoni. Un saggio vivace e divertente che a mo’ di romanzo racconta la vita della pronipote di Lorenzo il Magnifico dal Sacco di Roma (1527) al momento in cui diventa da regina consorte a regina madre (1559).

Caterina era davvero così brutta?

"Bruttina forte – risponde Simonetta –; veniva paragonata allo zio Papa Leone X. Una leggenda dice che i repubblicani avrebbero voluto metterla in un bordello, ma non sarebbe stato un buon investimento..."

Ma molti francesi, sui quali ha pure regnato a lungo, la odiavano solo perché era italiana?

"La accusavano di machiavellismo; sostanzialmente diventa il bersaglio della propaganda perché la dipingono come un diavolo, una strega. Viene sbatacchiata da una parte all’altra, ma poi dimostra che la storia non la fanno solo i vincenti. E anche il suo ruolo nel massacro di San Bartolomeo nel 1572 va riconsiderato".

Come nasce Caterina?

"La sua infanzia fu molto difficile. Nasce nel 1519, figlia di Lorenzo il Giovane. Rimane orfana molto presto di entrambi i genitori e viene affidata agli Strozzi, anche loro poi allontanati da Firenze. Caterina vive alle Murate come una suorina, ma gode della protezione e dell’amore di Clemente VII, suo parente, che la piazza molto abilmente nella famiglia della Corte di Francia".

Si parlava già di geopolitica nel Cinquecento…

"Certo. Caterina è l’ultima discendente del ramo principale dei Medici, non è nobile ed è al momento povera. Ma il re Francesco I la accoglie con amore e la destina in sposa al secondogenito, Enrico di Valois. Quando l’erede al trono, Federico, muore viene accusata di averlo avvelenato, ma Caterina ha una grande resilienza che la porterà a superare anche le corna del marito".

Francesco è la sua forza, vero?

"Sì, anche quando i figli che vorrebbe non vengono e lei si offre di ritirarsi in convento il re la fa rimanere a corte. Caterina regge la concorrenza di Diana di Poiters, amante del marito, ma soprattutto dopo molte cure e anni riesce a diventare madre addirittura di nove figli; tre di loro saranno re e due regine".

Però è costretta a vivere lontana dal marito…

"Sì, in pratica è Diana che si occupa dei figli, Caterina viene tenuta a distanza e usata da fattrice, ma resisterà e sarà alla morte del marito reggente e poi regina madre".

Ha amanti con cui vendicarsi del marito?

"Non ne ha, ma ha una consolidata amicizia con Nostradamus e questo fa nascere la leggenda della regina astrologa. Ma lei ci credeva il giusto ed è riuscita a sopravvivere alle maldicenze più pazzesche".

Ma che ruolo ha avuto nel massacro di San Bartolomeo?

"Non ne è colpevole. Come regina madre ha difeso con i denti la cattolicità della Francia. Senza di lei il regno sarebbe stato spazzato via e sarebbe sorta una Repubblica calvinista degli Ugonotti".

I francesi continuano a non amarla?

"Negli ultimi anni la sua figura è stata riabilitata e le viene riconosciuta una statura politica elevatissima per lei venuta dal niente. Magari non è apprezzata intellettualmente, ma finalmente è stimata".

Come viveva il suo distacco da Firenze?

"Arrivata in Francia non rivedrà mai più la sua città, ma ne è sempre innamorata fino a fare costruire sulla Loira un castello e un ponte che ricorda il Ponte Vecchio di Firenze".

Con suo figlio finì la dinastia dei Valois…

"Sì, arrivarono i Borbone e la cosa curiosa è che la seconda moglie di Enrico IV fu Maria de’ Medici. Che rispetto a Caterina era di un ramo secondario della famiglia ormai in disfacimento".

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