Martedì 16 Aprile 2024

Carlo Verdone: "Un sacco amici, tra risate e verità"

Sul set del nuovo film 'Si vive una volta sola'. Il regista: "Stavolta mi metto a nudo"

Rocco Papaleo, Max Tortora, Anna Foglietta e Carlo Verdone (Ansa)

Rocco Papaleo, Max Tortora, Anna Foglietta e Carlo Verdone in occasione del film ' Si vive una volta sola', in una foto diffusa il 20 giugno 2019.

Otranto, 21 giugno 2019 - A pochi chilometri c’è il castello di Otranto, il Salento luminoso, selvaggio, barocco, ossessivo di Carmelo Bene. Siamo in una masseria immersa nel silenzio, fra olivi massicci, solidamente piantati in una terra dove si sente l’odore del mare. Con noi c’è Carlo Verdone. Sta girando qui il suo nuovo film, Si vive una volta sola. Insieme a lui, Rocco Papaleo, Max Tortora, Anna Foglietta. Gireranno qui ancora per quattro settimane. Sono stati a Roma, Bari, Monopoli, e torneranno ancora a girare nel barese. Il film, prodotto da Aurelio De Laurentiis, uscirà a febbraio prossimo. Sarà un Carlo Verdone tutto nuovo. Con un occhio al Grande freddo, e uno al suo Compagni di scuola. C’è anche un terzo film che viene alla mente, quando Verdone regala qualche frammento della sua storia, e anticipa i temi, le atmosfere della sua nuova commedia. Ma di questo terzo film, per ora, non diremo il titolo.    "Stavolta mi metto a nudo", dice Verdone. "Non avrò dialetti, o maschere dietro cui nascondermi. Dovrò far ridere con la semplicità, con la verità, essendo me stesso". Un personaggio, naturalmente, c’è. "Sono un primario di un importante istituto, un professionista molto stimato, insieme alla mia équipe formata da Max Tortora, che è il mio secondo, da Rocco Papaleo, l’anestesista, e dalla strumentista Anna Foglietta. Faremo una risonanza magnetica anche al Papa, per un problema alla cistifellea". Verdone è un cultore ossessivo, esaustivo della medicina, un profondo conoscitore di farmaci, anche quelli con i nomi più impronunciabili, e un fine diagnostico. A Otranto si mette a raccontare una storia vera, anche seria ma che diventa un irresistibile monologo alla Verdone: "Mi chiama un amico, perde sangue quando va in bagno, mi dice. Gli dico: avrai una ragade, una fistola, una striatura, una diverticolite… Che dice il tuo medico? Una colite? Ma come una colite? Facciamo una prova. Ti fidi di me?". Qui fa una pausa. "Mi sono fatto dare un guanto da cucina, ho preso dell’olio, e…". Beh, il resto non lo raccontiamo. Ma la storia è vera: Verdone ha salvato la vita di un amico, trovando quello che il medico curante – "un luminare", dice Verdone – non aveva scoperto. "Lo hanno operato tre giorni dopo, d’urgenza. Il chirurgo gli ha detto: se lei non ha metastasi, deve ringraziare Verdone!".    "Sarà un film molto sentimentale", dice Anna Foglietta. "Nel senso dell’amore, ma anche dell’amicizia. Riguardo al mio personaggio, ho detto a Carlo: non mi dare un personaggio delicato. Se sono una donna che deve stare in mezzo a un gruppo di uomini, voglio essere una donna forte, che sa stare al gioco, una “dura” che non rinuncia alla femminilità. Carlo mi ha accontentato".  Un film sull’amicizia? "Sì, soprattutto", dice Verdone. "Racconto personaggi che nel lavoro sono autorevoli, ma che nel privato sono un disastro, pieni di debolezze, fragilità e sconfitte. E che per dimenticare le loro debolezze si mettono a fare scherzi. Scherzi cattivi, anche". Ai danni di chi? "Soprattutto ai danni miei", dice Rocco Papaleo. "Ah, volevo dirvi che per interpretare questo personaggio ho perso quindici chili: so che queste cose impressionano la stampa internazionale, quindi l’ho voluto dire…".   Quattro amici professionisti, gli scherzi, l’anima da bambini che aleggia in loro: viene in mente un film, molto caro ai toscani – e anche allo sceneggiatore Giovanni Veronesi –, Amici miei, ma non si può dire. "No, non parlerei di certi modelli della commedia all’italiana", dice Verdone. "Il nostro è un road movie che racconta una vacanza di quattro amici che non si sono mai presi una vacanza. Ed è un film molto teatrale, fitto di dialoghi". Per reggere un film di battute, dialoghi, scambi verbali ci deve essere molto affiatamento nel cast. "C’è, in questi giorni, un’atmosfera rilassata", dice Carlo. "Le riprese sono dure, ma dopo l’ultimo ciak abbiamo ancora voglia di parlare fra noi, e Max Tortora tiene alto il morale di tutti, con la sua ironia anche fuori scena", dice Verdone.   

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