Carlo cala il ponte levatoio: castelli aperti

Quando salirà al trono il principe di Galles spalancherà le porte delle residenze reali: "Per far sentire la gente più vicina alla monarchia"

Migration

di Deborah Bonetti

Quando diventerà re, il principe Carlo ha reso noto che intende spalancare le porte di tutte le residenze reali al pubblico per renderle molto più fruibili ai sudditi di quanto lo siano adesso. L’erede al trono più longevo della storia (il 2 giungo la Regina marca il 69esimo anno sul trono) ha fatto sapere di aver lanciato delle consultazioni informali con il resto della famiglia reale per sentire cosa ne pensano della sua idea. Sua moglie Camilla, il figlio William e Kate e altri membri della famiglia reale (inclusa Sua Maestà) sarebbero al corrente dei suoi piani e in pieno supporto delle sue decisioni.

L’intenzione del 72enne principe è quella di modernizzare la famiglia reale il più possibile e, come parte dei piani, avrebbe intenzione di trasformare i palazzi reali in luoghi pubblici, non più privati, a partire dalla sua residenza, Clarence House. "Il principe vuole che il pubblico si senta più connesso alla monarchia – ha spiegato un portavoce reale al Sunday Times –. Carlo riconosce che l’istituzione deve continuare a evolversi nel tempo e sa che, al giorno d’oggi, la gente si aspetta di poter avere accesso ai palazzi reali. A lui il concetto piace, li vede molto più come spazi pubblici che privati".

Attualmente, i visitatori hanno accesso ad alcune sale di Buckingham Palace quando la regina non è in residenza, così come a circa tre acri a Balmoral in Scozia e a una manciata di acri nella tenuta di Sandringham, nel Norfolk. Al Castello di Windsor si può entrare solo in certe aree, e a Clarence House (attualmente residenza di Carlo e Camilla) si può andare solo durante un mese in estate, su tour guidato, per un massimo di 45minuti. Tutto questo cambierà quando Carlo accederà al trono.

Si sa da tempo che il principe non ama particolarmente Buckingham Palace, che ritiene un palazzone costoso e troppo grande (775 stanze) per essere goduto come una residenza privata. Finora il pubblico ha accesso solo alle sale di stato, ma Carlo potrebbe aprire la Sala Centrale (le cui porte di cristallo portano al famoso balcone da cui si vede la famiglia salutare), la Sala da pranzo cinese (con un camino dorato e cineserie varie) e la Suite Belga, dove normalmente vengono alloggiati i capi di stato e che si trova vicina alla piscina reale, raramente vista finora. I giardini di Palazzo Reale, nel cuore di Londra, potrebbero essere aperti tutto l’anno per chi desiderasse fare picnic o passeggiate e anche la collezione d’arte reale potrebbe essere più accessibile per più a lungo.

Lo stesso varrebbe per le altre residenze tanto care alla regina ma meno care a Carlo, ovvero il castello di Windsor, Balmoral e Sandringham. Quando è in Scozia, Carlo preferisce stare nella sua residenza di Birkhall e quando va in campagna, Carlo e Camilla stanno da lui a Highgrove (nel Gloucestershire), quindi tutte le altre destinazioni verrebbero aperte di più per accogliere un pubblico pagante sempre più intrigato dalla famiglia reale. Le spese per la manutenzione di tutte le residenze reali costa allo stato circa 38.3milioni di sterline all’anno e una loro maggiore apertura le renderebbe meno care al contribuente.

Girano inoltre voci che, quando salirà sul trono, Carlo possa decidere di rimanere a Clarence House (a un centinaio di metri da Buckingham Palace), recandosi a Palazzo solo per udienze pubbliche ed eventi. Un domani sarà raro trovare Carlo anche al castello di Windsor, che si trova molto vicino all’aeroporto di Heathrow con un gran rumore di aerei che gli volano sopra, che Carlo non sopporta.

Per l’anno prossimo, la famiglia reale sta preparando il giubileo di platino della regina, che marcherà i suoi 70 anni sul trono. Quello sarà un momento importante per Carlo, che sta prendendo sempre più responsabilità dalla madre che, a 95 anni, non dà comunque segno di voler mollare. Nel futuro, Carlo vede una famiglia reale ridotta all’osso e molto operativa e la decisione di spalancare le porte ai sudditi fa parte della sua visione per la sopravvivenza dell’istituzione negli anni a venire.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro