Venerdì 19 Aprile 2024

Captain Marvel: la super eroina attaccata perché donna

Haters e troll hanno infierito su Rotten Tomatoes. Contromossa della produzione del film

Dettaglio del poster di 'Captain Marvel' – Foto: Marvel Studios

Dettaglio del poster di 'Captain Marvel' – Foto: Marvel Studios

'Captain Marvel' ancora deve uscire nelle sale cinematografiche di tutto il mondo: succederà all'inizio di marzo (in Italia il 6), ma già ora sull'aggregatore di voti Rotten Tomatoes ha una media voto negativa da parte degli spettatori. La colpa è degli haters e dei troll, che non apprezzano una donna come protagonista di un film di supereroi e che, senza nemmeno averne constatato la qualità, sparano a zero. Risultato, i responsabili di Rotten Tomatoes hanno deciso di correre ai ripari. CAPTAIN MARVEL E LE POLEMICHE PER LA SUPER EROINA DONNA Quello di 'Captain Marvel' non è un caso isolato: non è la prima volta che i cosiddetti haters si scagliano contro un film prima ancora di poterlo vedere, dunque di potere esprimere un parere sul prodotto in sé. In tempi recenti è accaduto ad esempio con 'Black Panther', 'Star Wars: gli ultimi Jedi' e il 'Ghostbusters' con un cast tutto al femminile. Cercando di analizzare le ragioni degli attacchi, è emerso che spessissime volte erano dovuti all'antipatia nei confronti degli afroamericani (il caso di 'Black Panther') o delle donne (tutti gli altri), in qualche modo osteggiati per avere intaccato un territorio precedentemente dominato da personaggi bianchi e uomini. CAPTAIN MARVEL E L'ATTRICE BRIE LARSON Nel caso specifico di 'Captain Marvel', poi, la protagonista Brie Larson ha causato un ulteriore ritorno di fiamma, dopo avere notato che nel corso del tour promozionale del film la stragrande maggioranza dei giornalisti incontrati erano stati uomini bianchi. Si è trattato di un'osservazione non nuova e già oggetto di ricerche scientifiche piuttosto interessanti, volte a cercare di stabilire in quale misura il background di un critico possa influire sul giudizio da lui espresso (spoiler: influisce, anche in presenza delle migliori intenzioni). Il fatto però che Brie Larson abbia dato nuovamente voce alla questione ha causato una sorta di ritorsione, che si è concretizzata in un crollo della media voto espressa su Rotten Tomatoes. Un comportamento rischioso, per le sorti economiche di un film, poiché è stato dimostrato che esiste un nesso tra il voto di RT e gli incassi. Alla fine, il sito ha deciso di correre ai ripari. LA CONTROMOSSA DI ROTTEN TOMATOES In precedenza su Rotten Tomatoes il pubblico poteva esprimere due voti differenti: uno relativo al grado di interesse di un film, dunque alla voglia di pagare un biglietto per vederlo, e l'altro riferito al gradimento effettivo dopo la visione. Ora non più: il grado di interesse è scomparso e il punteggio del pubblico non sarà visualizzato prima dell'uscita effettiva del film nelle sale. Ciò non annulla completamente la possibilità di parlare male di un film a prescindere, perché basta attenderne il debutto, ma nelle intenzioni dovrebbe ridurre la possibilità di boicottarlo. Dietro questa iniziativa c'è anche una questione più egoistica e cioè l'autorevolezza di Rotten Tomatoes, che è stata seriamente messa in crisi proprio dai recenti attacchi degli haters nei confronti dei film a loro non graditi. Perché va da sé che se una persona è indecisa se guardare o meno una data pellicola, ciò che cerca non è tanto il parere degli odiatori di professione, quanto piuttosto quello dei critici accreditati e degli spettatori. Leggi anche: - Star Wars: un solo trailer per raccontare l'intera saga - Yoga con gli alpaca, la nuova frontiera del benessere - I cani che scovano il vino che sa di tappo
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