Giovedì 25 Aprile 2024

Canzoni che diventano film: l’impiegato di Faber e Ornella senza fine

Il ricordo di altri due grandi del mondo della musica: venerdì DeAndré#DeAndré. Storia di un impiegato di Roberta Lena; alle Giornate degli autori, ugualmente venerdì il documentario di Elisa Fuksas Senza fine, su Ornella Vanoni, attesa al Lido con la regista. Alla base di DeAndré#DeAndré. Storia di un impiegato, è il concerto incentrato sull’album di Fabrizio De André (Storia di un impiegato, scritto nel 1973 con Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani) che il figlio Cristiano ha riarrangiato e portato con successo in tour per due anni.

"Nella parabola narrativa del personaggio principale, l’impiegato, che ho spesso mescolato metaforicamente alla vita di Cristiano – spiega la regista, Roberta Lena, attesa al Lido insieme a Cristiano De André e a Dori Ghezzi – sono compresi conflitti e risoluzioni del carattere umano e della nostra società. Cristiano De André è l’erede di questo patrimonio e in questo passaggio di testimone è insito quel rapporto padre-figlio in cui ognuno può specchiarsi".

Alla testimonianza di Cristiano (previsto un suo concerto al termine della proiezione), si aggiungono quelle di suo figlio Filippo e di Dori Ghezzi. Emergono ricordi e sentimenti mai confessati e che hanno ispirato quella creazione musicale, il ritratto di una comunità di amici e artisti che in quel tempo animavano la casa di Portobello, in Sardegna, dove l’album era stato in parte concepito, anche loro famiglia per Cristiano ancora bambino.

Elisa Fuksas ha scelto una località termale fuori dal tempo, un hotel anni Quaranta in cui l’energia, il carattere, la musica, la passione e l’ispirazione di una delle icone più amate della musica italiana prenderanno corpo. Una Vanoni allo specchio con gli incontri, gli amici e i musicisti che hanno fatto parte della sua esistenza, tra racconto, memoria e progetti futuri. per affondare lo sguardo nella “intimità esibita” di Ornella Vanoni. Per raccontare, non la sua vita, ma la sua energia, il carattere, la musica, filmando tutto, bizze da diva comprese, e aggiungendo poi a questo, la testimonianza di amici, musicisti e la tromba di Paolo Fresu.

"Una storia, una protagonista come questa, cambia anche chi la racconta. Nella difficoltà – afferma Elisa Fuksas – e nella grazia, e nella deriva soprattutto, ho subìto anche io l’effetto Vanoni, che è una miscela di coraggio e fragilità, di serietà e ironia. Ora vedo che ci siamo più volte scambiate di posto, in qualche modo Ornella mi ha lasciato essere lei, mentre la raccontavo". Eh sì, lo confessa: "Un contagio irresistibile".

Beatrice Bertuccioli

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