Mercoledì 24 Aprile 2024

"Canteremo a Sanremo per i nostri nipoti"

I Cugini di Campagna al Festival "grazie a Maneskin e La Rappresentante di Lista". "Nel ’98 ci bocciarono la canzone scritta con Wojtyla"

Migration

di Andrea Spinelli

I voti riportati in molte delle pagelle sanremesi stilate dopo il primo ascolto dei brani di questa 73ª edizione hanno chiarito subito ai Cugini di Campagna che l’insidia più grossa da cui guardarsi all’Ariston non saranno, con quelle zeppe, i temutissimi scalini della scenografia quanto i pregiudizi. Ma a loro va benissimo lo stesso, perché del grande luna park festivaliero prendono tutto "e se Sanremo finisse domani avremmo vinto comunque". D’altronde la loro Lettera 22 viene da un altro pianeta, quello de La Rappresentante di Lista, e ci vorrà del tempo per assorbire il jet lag. A parlarne è il chitarrista Ivano “Poppi” Michetti.

Com’è cominciata questa vostra avventura al Festival?

"Due anni fa, quando un fan ci ha fatto notare che i Måneskin in concerto a Las Vegas coi Rolling Stones avevano usato abiti a stelle e strisce similissimi ai nostri. Possibile? Ho pensato a un caso. Ma quando ho visto il chitarrista Thomas Raggi agli Mtv European Music Awards con un’altra mise similissima, se non identica, non mi è sembrato più tanto una coincidenza. Così ho pensato ‘protestato’ simpaticamente sui media dicendo che se i Måneskin facevano le ‘cover’ dei nostri vestiti noi avremmo iniziato a fare le cover delle loro canzoni".

Ma questo che c’entra?

"Facendo seguire i fatti alle parole, ho messo in rete una mia versione di Zitti e buoni che ha incuriosito Amadeus, il quale prima ci ha voluti a Terni per il Capodanno di Raiuno e poi a Verona per Arena 60 70 80 e 90. Dopo l’esibizione scaligera l’ho chiamato per sapere se fosse rimasto soddisfatto della serata e mi ha detto che era stata una bomba aggiungendo un sibillino … e non finisce qui".

Lì ha capito...

"Su sua richiesta ho iniziato a scrivere qualcosa per il Festival, ma non mi veniva nulla di speciale. Quando Amadeus ci ha proposto e una canzone de La Rappresentante di Lista che aveva da parte, ho detto subito di sì, ma la conferma l’ho avuta solo dal Tg1 delle 13:30 quel 4 dicembre".

Sorpresi?

"A 75 anni io e mio fratello Silvano non ce o saremmo mai immaginati. Il Festival è il coronamento di una storia iniziata rubando monetine col filo e la calamita alla Fontana di Trevi e proseguita rinchiusi per punizione nella Cappella Sistina, dove abbiamo imparato la musica e sono nati, di fatto, i Cugini di Campagna".

Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina non saranno stati felici di sentirvi dire "Questa Lettera 22 ho dovuto ascoltarla tre volte e alla quarta ho capito che era bellissima".

"E perché? Sarebbe stato anomalo il contrario. Come puoi pretendere che uno della mia età, nelle cui canzoni si parla dell’‘odore di castagne al fuoco’, capisca al primo ascolto un pezzo in cui si dice ‘io non sono altro che un palazzo in costruzione e cade’? Ma sono felice di cantare un pezzo così, che piaccia ai miei nipoti prima ancora che ai miei coetanei".

Ma I Cugini debbono più ad Amadeus o a Fabio Fazio?

"Oddio, Fazio e Baglioni per noi rimangono Fazio e Baglioni. Al tempo della trasmissione tv Anima mia Claudio non aveva ancora inciso cover. lniziò quattro mesi dopo proprio con Anima mia. In quelle sedici settimane, però, la gente, non trovando la sua versione, acquistò l’originale consentendoci di vendere 900 mila copie e incassare 9 dischi di platino. Non finirò mai di ringraziarlo".

Probabilimente eseguirete quella hit la sera dedicata ai duetti. Avete deciso con chi?

"Ancora no, anche se circolano nomi di gente come Paolo Vallesi o Jalisse".

Quand’è che siete andati più vicini ad entrare al Festival?

"Nel ’98. Con un testo di Karol Wojtyla. Sì, proprio il Papa, che cofirmò La nostra terra. All’inizio tutti entusiasti, poi il capostruttura Mario Maffucci mi disse che purtroppo il brano andava ritirato in quanto l’autore era polacco e non italiano come da regolamento. Un pretesto evidente, visto che il Santo Padre è Vescovo di Roma... Forse si sono resi conto che una canzone dalla firma tanto autorevole avrebbe potuto solo vincere".

Cose della vita.

"Mi chiesero indietro la ricevuta di spedizione, per evitare di dover bocciare la candidatura e io gliela consegnai, rinunciando così alla prova di avergliela spedita. Quel pezzo però l’abbiamo inciso in un nostro cd ed è stato un successo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro