In un pet café cinese tingono i cani per farli sembrare dei panda

La trovata del bar ha portato nuovi clienti, ma soprattutto una marea di reazioni negative per il trattamento riservato agli animali

I cani-panda del bar Cute Pet Games, a Chengdu, in Cina - Foto: LaPresse/STR/AFP

I cani-panda del bar Cute Pet Games, a Chengdu, in Cina - Foto: LaPresse/STR/AFP

A una prima occhiata, quelli che si vedono zampettare in un nuovo pet café cinese sembrerebbero cuccioli di panda gigante, ma ovviamente panda non sono. Le star del Cute Pet Games sono invece sei cani chow chow dipinti di bianco e nero per somigliare all'orso simbolo nazionale. La scelta non è casuale: il bar si trova nella città di Chengdu, capoluogo della provincia di Sichuan, nelle cui foreste vive buona parte dei panda di tutta la Cina. Da quando hanno debuttato al café un mese fa, i sei cani "pandizzati" sono diventati molto popolari fra i clienti. Il locale offre anche un servizio di toelettatura e tinta per chi volesse trasformare il proprio cane, al costo di 1500 yuan (circa 190 euro). Quando un video degli inquilini del Cute Pet Games è finito sul social network Weibo, il bar ha ottenuto visibilità a livello nazionale e un aumento nel flusso di visitatori. Ma insieme alla pubblicità è arrivata anche una valanga di critiche da parte degli utenti, e anzi il polverone ha raggiunto dimensioni tali che la vicenda è finita sulle testate di mezzo mondo. La moda di "truccare" i cani impazza in Cina ormai da una decina di anni, ma con il tempo è andata sempre più crescendo anche la consapevolezza che si tratta di una pratica quantomeno discutibile, una manifestazione di vanità da parte dei padroni che può mettere a rischio la salute e la dignità degli animali. Il sito di Fox News ha raccolto l'opinione di Lisa Lange, Senior Vice President della PETA: "Ci sono modi migliori di mostrare apprezzamento per i panda che usare dei cani come oggetti decorativi. I coloranti chimici sono uno stress per loro e possono causare reazioni allergiche alla pelle, al naso e agli occhi". E conclude invitando i viaggiatori a evitare le attività commerciali che sfruttano gli animali per fare soldi e prendere like sui social. Il titolare del pet café, il signor Huang, ha risposto agli attacchi sostenendo che i cani godono di ottima salute e che per la tinta sono stati utilizzati solo costosi prodotti importati dal Giappone, atossici e sicuri per gli animali. Leggi anche: - Apre a Tokyo il primo bar con i maialini - Un hotel di Londra ha assunto un gatto nel suo staff - Squali, le foto più spaventose e impressionanti

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