Al ristorante quel simpatico cane ai piedi del tavolo vicino al vostro vi guarda ancora con occhi imploranti, ma voi non avete proprio più un altro bocconcino da allungargli? Non preoccupatevi: magari ci rimarrà male, ma non penserà che siete maldisposti verso di lui. Almeno così si può dedurre da uno studio condotto in Austria, secondo il quale i cani capiscono quando gli esseri umani hanno buone intenzioni nei loro confronti, anche se non riescono a ottenere da loro ciò che vogliono.
Il test della salsiccia
Per verificare se i cani sono in grado di distinguere tra azioni intenzionali e accidentali da parte di estranei, il dottor Christoph Volter dell'Università di Medicina Veterinaria di Vienna e alcuni suoi colleghi hanno condotto dei test in cui gli esseri umani offrivano del cibo mentre i movimenti del corpo degli animali erano registrati da otto telecamere.
Animali e uomini erano separati da un pannello di plastica trasparente, in cui erano presenti dei fori attraverso i quali poteva essere passato un pezzo di salsiccia: in 96 test, condotti con 48 cani diversi, prima di farglielo mangiare gli umani hanno stuzzicato l’animale tenendo in mano e tirando indietro il bocconcino oppure hanno fatto finta di farlo cadere maldestramente dalla propria parte del pannello. In tutte le prove, i cani hanno quindi dovuto attendere 30 secondi prima di ricevere la ricompensa, durante i quali il team di ricercatori ha monitorato le loro reazioni a quanto stava accadendo grazie a un algoritmo che considerava punti specifici sul corpo dei cani per analizzarne il linguaggio.
Malintenzionato? No, solo maldestro
Per prima cosa, i ricercatori hanno scoperto che i cani rispondevano con maggiore pazienza quando gli esseri umani fingevano di far cadere il pezzo di salsiccia rispetto a quando lo ritiravano intenzionalmente: in particolare, nel primo caso guardavano di più negli occhi l’essere umano al di là del pannello trasparente, scodinzolavano di più e rimanevano più vicini alla barriera, suggerendo che si aspettavano di ricevere il cibo. Quando invece stuzzicati dal “tira e molla” con il bocconcino, i cani si sono seduti, si sono sdraiati e si sono allontanati più spesso dalla barriera. E i risultati sono stati simili per razza canina, età e sesso.
Inoltre, nelle prove in cui il cibo veniva fatto cadere per finta a terra al di qua del pannello i cani hanno anche scodinzolato di più sul lato destro, un comportamento associato dagli etologi al fatto di essere felici e rilassati. “Questo ci ha portato a credere che capivano perfettamente che lo sperimentatore era disposto a dare il cibo, ma era solo troppo maldestro”, è il commento finale del dottor Volter e degli altri studiosi, il cui lavoro è stato pubblicato su The Royal Society.
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