
Le rocce più antiche sulla Terra si trovano in Canada
Roma, 1 luglio 2025 – Il Canada custodisce anche un tesoro geologico di valore inestimabile: le rocce più antiche del pianeta. A confermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science, che ha individuato nella cintura di roccia verde di Nuvvuagittuq, nella provincia canadese del Quebec, i più antichi reperti terrestri mai analizzati: 4,16 miliardi di anni. Ecco quello che ha scoperto Jonathan O’Neil, professore associato presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Ottawa insieme al suo team.
La scoperta delle rocce e il metodo di datazione
Queste rocce, risalenti all’Eone Hadeano, la prima epoca della storia geologica terrestre, raccontano di un’epoca in cui la Terra era ancora in formazione. Ma la natura dinamica del nostro pianeta, che costantemente fonde, ricristallizza e trasforma la crosta terrestre, ha reso estremamente difficile la conservazione di tracce tanto antiche. Per questo, la scoperta è considerata un evento eccezionale nel campo delle scienze della Terra. I ricercatori avevano individuato per la prima volta queste rocce nel 2017 nei pressi di Nunavik, nel nord del Quebec. Da allora, il team ha lavorato per datarle con la massima precisione, utilizzando tecniche combinate di petrologia (lo studio dell’origine e della struttura delle rocce) e geochimica, che analizza la composizione chimica dei materiali terrestri. Il metodo di datazione si è basato in particolare sull’analisi isotopica di due elementi: samario e neodimio. Gli isotopi di questi elementi si degradano nel tempo secondo un ritmo noto, fungendo da veri e propri “orologi geologici”. Il confronto dei risultati ha dato un esito univoco: le rocce si formarono 4,16 miliardi di anni fa, rendendole le più antiche mai rinvenute.
Un viaggio alle origini della Terra
La cintura di Nuvvuagittuq, situata nel nord-est del Canada, è costituita da una combinazione di rocce vulcaniche e sedimentarie. Le formazioni vulcaniche, in particolare, risalgono all’epoca in cui la Terra non era ancora plasmata dal movimento delle placche tettoniche, ma da un fenomeno noto come alterazione idrotermale: un processo in cui l’acqua marina calda penetra nella crosta terrestre, reagisce con le rocce e poi ritorna in mare. Secondo gli studiosi, questo rende la Nuvvuagittuq Greenstone Belt un archivio naturale unico al mondo, capace di offrire uno sguardo diretto sui primissimi istanti del nostro pianeta. “Questa conferma posiziona la cintura di Nuvvuagittuq come l’unico luogo conosciuto sulla Terra in cui troviamo rocce formatesi durante l’Eone Hadeano, cioè nei primi 500 milioni di anni della storia del nostro pianeta” ha concluso il professor O’Neil in una nota dell’università. Insomma, con le ultime analisi, gli studiosi hanno ora un’evidenza solida e condivisa: le rocce della cintura di Nuvvuagittuq non solo rappresentano un tassello fondamentale nella comprensione delle origini della Terra, ma aprono nuove prospettive nello studio della geologia primordiale del nostro pianeta.