Cambio ora legale 2022: quando scatta e perché. La storia (nel mondo e in Italia)

Torna l'ora legale e si dormirà un'ora in meno, ma in compenso le giornate si allungheranno. Ecco come nasce la consuetudine di mettere mano agli orologi

L'ora legale è stata introdotta per la prima volta in Italia nel 1916

L'ora legale è stata introdotta per la prima volta in Italia nel 1916

Tra sabato 26 e domenica 27 marzo torna il cambio dell'ora, si va in modalità "ora legale". Alle 2:00 di notte le lancette degli orologi dovranno essere riposizionate sulle 3:00, un gesto che ci priverà di un'ora di sonno, ma che sul lungo periodo ci farà apprezzare delle giornate sempre più lunghe. Come noto, l'ora legale è un'invenzione pensata per sfruttare le condizioni favorevoli di luce della bella stagione, al fine di risparmiare sul consumo di energia.

Tutto merito di Benjamin Franklin… o forse no

Quando si parla di ora legale si cita spesso Benjamin Franklin, scienziato e inventore, nonché padre fondatore degli Stati Uniti. In realtà l'accostamento è figlio di un fatto di cronaca che con il tempo è stato travisato fino a diventare una leggenda metropolitana. Nel 1784, mentre era a Parigi in qualità di ambasciatore, Franklin scrisse al quotidiano Journal de Paris con intenti umoristici, prendendo in giro le presunte abitudini poco mattiniere dei francesi. La lettera suggeriva l'opportunità di suonare all'unisono tutte le campane della città o di esplodere dei colpi di cannone per aiutare i parigini ad alzarsi presto e sfruttare interamente le ore di luce, in modo da sprecare meno candele alla sera. Il tono del messaggio era tuttavia scherzoso e in nessun caso veniva menzionato il cambio dell'ora come soluzione al problema.

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Quindi: chi ha inventato l'ora legale?

Il padre spirituale dell'ora legale è probabilmente l'entomologo neozelandese George Vernon Hudson, che nel 1895 propose di spostare in avanti di due ore le lancette degli orologi per beneficare dell'ampia illuminazione offerta dal sole. L'idea non ebbe seguito, ma venne comunque rilanciata anni dopo dal costruttore britannico William Willett, che la propose questa volta con successo alla Camera di Comuni del Regno Unito. Nel 1916 nacque ufficialmente il British Summer Time, che sanciva lo slittamento in avanti dell'ora nel corso dell'estate. L'artificio assecondava il drammatico bisogno di risparmiare energia imposto dalla Prima guerra mondiale e per questo fu adottato a stretto giro da molti altri attori del conflitto, tra cui anche l'Italia.

La storia dell'ora legale in Italia

Nello specifico, in Italia l'ora legale fu introdotta con il decreto legislativo 631 del 25 maggio 1916, rimasto poi in vigore fino al 1920. Venne adottata in maniera discontinua anche nel corso della Seconda guerra mondiale, per poi essere di nuovo accantonata nel 1948. L'alternanza tra ora solare e ora legale divenne definitivamente legge nel 1965 e applicata nel 1966; negli anni '80 la durata dell'ora legale, che era di quattro mesi, fu poi allungata a sei mesi (fine marzo-settembre). Nel 1996, con una decisione condivisa a livello europeo la fine dell'ora legale fu definitivamente fissata all'ultima domenica di ottobre. Negli ultimi anni, all'interno dell'Unione Europea si è discusso molto dell'abolizione del cambio dell'ora, in favore di un uso permanente dell'ora solare o legale. Di proroga in proroga, ogni paese è stato lasciato libero di scegliere l'opzione preferita: nel 2021 l'Italia ha infine deciso di mantenere le cose come stanno attualmente.

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