Venerdì 19 Aprile 2024

Cambiamento climatico: 5 milioni di morti in più ogni anno per le temperature anomale

Il più ampio studio mai realizzato su tema rileva che negli ultimi 20 anni gli eccessi climatici hanno causato un significativo eccesso di mortalità in tutto il mondo

Clima e tasso di mortalità: qual è il legame?

Clima e tasso di mortalità: qual è il legame?

Ogni anno si registrano oltre cinque milioni di morti in più in tutto il mondo a causa delle temperature anomale. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet, che riporta i risultati di quella che viene definita l'indagine più approfondita mai realizzata sul legame tra clima e tasso di mortalità.

Temperature anomale e mortalità in eccesso

Il team guidato dall'epidemiologo ambientale Yuming Guo, della Monash University (Australia) si è servito di alcuni modelli statistici per estrapolare le "temperature non ottimali" di 750 località sparse per il globo, nel periodo tra il 2000 e il 2019. I valori presi in esame riguardavano oscillazioni verso l'alto o verso il basso (quindi eccessi di caldo o di freddo) rispetto a un intervallo climatico standard. I dati raccolti sono stati poi sovrapposti con tassi di mortalità di ciascuna area, al fine di stimare le morti in eccesso.

Si muore per troppo freddo o troppo caldo

Le statistiche raccontano che, nell'arco di tempo esaminato, a causa del clima si sono riscontrate 74 morti in eccesso all'anno ogni 100 mila abitanti, pari al 9,43% dei decessi totali del pianeta. In 9 casi su 10 si è trattato di un eccesso di mortalità dovuto alle basse temperature; un dato che non deve stupire quando si parla global warming, fenomeno che implica grandi ondate di caldo, ma che ha come rovescio della medaglia anche periodi molto rigidi. A subire di più l'impatto del freddo estremo sono state l'Asia e l'Africa, dove i morti in eccesso sono stati rispettivamente 2,4 milioni e 1,18 milioni in media ogni anno. Per quanto riguarda l'eccesso di mortalità imputabile al caldo, i numeri più alti sono invece a carico dell'Asia (224.000 decessi) e dell'Europa (178.700).

Quali scenari per il futuro?

La ricerca rileva che benché negli ultimi 20 anni la mortalità legata al clima abbia subito un lieve flessione, gli scenari futuri non sembrano così rosei. Dal 2000 al 2019 i decessi per il freddo sono diminuiti dello 0,51%, mentre quelli per il caldo sono cresciuti dello 0,21%. Secondo gli esperti questa tendenza avrà ripercussioni sul lungo periodo, poiché suggerisce un probabile aumento delle morti per colpa (diretta o indiretta) delle temperature bollenti. "È importante sottolineare che abbiamo utilizzato i dati di 43 Paesi in cinque continenti, diversi per clima, condizioni socioeconomiche e demografiche, nonché per livelli di infrastrutture e servizi sanitari pubblici", scrivono gli autori; "quindi a differenza di studi precedenti il nostro lavoro può contare su campione ampio e vario". La speranza di Guo e colleghi è che questi numeri contribuiscano in modo positivo al dibattito sul clima, confermando l'urgenza di "sviluppare strategie intergovernative [per limitare] l'impatto sulla salute degli eventi termici".

 

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