Il calamaro gigante a caccia negli abissi dell’oceano, video

Un video ottenuto grazie a un nuovo sistema di riprese documenta la strategia di caccia del mega mollusco sul fondo del mare

Un'immagine della caccia del calamaro gigante

Un'immagine della caccia del calamaro gigante

Nel buio degli abissi, una videocamera è riuscita a cogliere un documento eccezionale, un calamaro gigante a caccia nell’oceano Atlantico. Si tratta di un raro momento in cui possiamo vedere questo iconico mollusco, protagonista anche di leggende e tradizioni, che si muove nel suo habitat naturale in cerca di una preda. Grazie a un nuovo sistema di riprese ideato dai ricercatori della Fondazione Oceanografica in Spagna e impiegato fra Golfo del Messico e Bahamas, ora possiamo vedere come si comporta il ‘mostro’ degli abissi in fase predatoria.

La caccia del calamaro gigante negli abissi

I primi video sui movimenti dei calamari giganti risalgono al 2004, ma erano poco chiari e definiti, soprattutto perché i mega-molluschi, infastiditi dalla luce brillante dei veicoli subacquei, fuggivano immediatamente. I ricercatori spagnoli hanno quindi sviluppato un nuovo metodo per individuare il calamaro gigante, una una piattaforma passiva in profondità, su cui è stata installata una telecamera in grado di penetrare il buio e di resistere alla pressione degli abissi, ma anche di non infastidire l’occhio del calamaro gigante (che può arrivare alle dimensioni di un piatto), grazie a una luce a bassa intensità, comunque efficace.

Il video del calamaro che caccia

Con lo stratagemma di una medusa finta a fare da esca per attirare il calamaro, i mezzi di ripresa hanno registrato le immagini a profondità comprese tra 557 e 950 metri. Nel video si vede come funziona il comportamento di caccia del calamaro gigante, che segue la piattaforma per circa sei minuti prima di attaccare. Si nota, come descritto nello studio pubblicato su Deep Sea Research Part I: Oceanographic Research Papers, che, al contrario di quel che si pensava, i calamari sono cacciatori visivi: ignorano le esche olfattive posizionate nelle vicinanze a favore dei segnali visivi. Il nuovo sistema di riprese a bassa luminosità, non invasivo, permette dunque di osservare il mollusco nel suo ambiente senza costringerlo a risalire verso la superficie.