Cafarnao, il film sull'infanzia che ha stregato Cannes

Scritto e diretto dalla libanese Nadine Labaki, Cafarnao racconta la vita dei bambni emarginati e abbandonati. Ha vinto il Premio della Giuria nel 2018. Nelle sale dall'11 aprile

Una scena del film – Foto: Mooz Films

Una scena del film – Foto: Mooz Films

Giovedì 11 aprile esce nelle sale cinematografiche 'Cafarnao – Caos e miracoli': il nuovo lavoro della regista e sceneggiatrice libanese Nadine Labaki ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2018, è stato candidato all'Oscar come migliore film in lingua straniera e ha conquistato il plauso convinto del pubblico e della critica internazionali. Ecco di cosa si tratta e perché vale la pena di guardarlo. CAFARNAO – CAOS E MIRACOLI, IL FILM 'Cafarnao' è un film drammatico che racconta, con grande empatia, la vita difficile dei bambini abbandonati a loro stessi e persino sfruttati da quella società che invece dovrebbe accudirli. Un tema potente, che innerva un racconto innestato nel solco del realismo sociale, a tratti quasi documentaristico, pur restando un prodotto di finzione. CHI È L'AUTRICE, NADINE LABAKI La regista e co-sceneggiatrice del film si chiama Nadine Labaki, libanese classe 1974 che ha iniziato la propria carriera al cinema lavorando come attrice. Nel 2007 ha esordito alla regia e alla sceneggiatura grazie al film 'Caramel', commedia romantica su un gruppo di quattro donne di Beirut: film molto apprezzato e molto ben recensito. Nel 2011 è stata la volta di 'E ora dove andiamo?', storia di alcune donne libanesi che tentano di allentare le tensioni religiose fra i cristiani e i musulmani del loro villaggio. 'Cafarnao – Caos e miracoli' sposta l'attenzione dal mondo delle donne adulte a quello dei bambini. LA TRAMA La storia è ambientata nella Beirut contemporanea e segue da vicino le vicende di un dodicenne cresciuto in uno slum, imprigionato per un crimine e intenzionato a fare causa ai propri genitori, colpevoli non solo di negligenza nei suoi confronti ma anche, sostiene, di averlo fatto nascere. IL TRAILER La clip si apre con un montaggio del discorso tenuto da Nadine Labaki sul palco del Festival di Cannes: parole che inquadrano perfettamente il senso ultimo del suo film e che ben si prestano a introdurre il trailer vero e proprio. UN FILM ANCORATO ALLA REALTÀ Nadine Labaki ha compiuto lunghe ricerche sul campo e ha inserito nel proprio film solo ciò ci cui è stata testimone diretta: se dunque 'Cafarnao – Caos e miracoli' è in tutto e per tutto un prodotto di finzione, il suo cuore pulsante è il realismo più sincero. Un esempio possibile di questo atteggiamento è il la presenza di numerosi attori non professionisti e alla loro prima esperienza davanti a una cinepresa: il protagonista, ad esempio, è un rifugiato siriano che, all'epoca delle riprese, aveva dodici anni e da otto cercava di sopravvivere in Libano. COM'È 'CAFARNAO – CAOS E MIRACOLI', LE RECENSIONI Un film di questo tipo porta con sé il rischio di un racconto enfatico, con una morale urlata e il dito ammonitore alzato: invece Nadine Labaki ha saputo trovare il giusto registro e, quando porta su schermo momenti di intensa emozione, lo fa in modo non ricattatorio e molto intelligente. Riassunta in poche parole, questa è la motivazione principale delle recensioni più che positive tributate a 'Cafarnao – Caos e miracoli', giustificate anche dall'eccellente prova degli attori giovani e giovanissimi. Leggi anche: - Lo spietato, il film: Riccardo Scamarcio su Netflix, ma prima in sala - After al cinema, il genere romantico piace sempre - The Silence, film horror di Netflix: non fare rumore
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