Mercoledì 24 Aprile 2024

Caetano Veloso & figli in tour. "Vi regaleremo sincerità"

Live da Pavia a Roma. Sul palco col padre cantautore anche Moreno, Tom e Zeca: "Suonare insieme mi fa felice"

Caetano Veloso e figli

Caetano Veloso e figli

Pavia, 13 luglio 2018 - Quattro date per la tournée italiana di Caetano Veloso, leggenda della musica non solo brasiliana, e i figli Moreno (ormai star internazionale), Tom e Zeca per la prima volta tutti assieme sul palco. “Ofertorio” è il titolo dell’album e del concerto. Il programma italiano è il seguente: 13 luglio ore 21,15 Corte del Castello Visconteo di Pavia; domenica 15 Umbria Jazz a Perugia, Arena Santa Giuliana ore 21; martedì 17 Roccelletta di Borgia (Catanzaro) Armonie d’arte Festiva e fatti di musica, parco archeologico Scolacium ore 22; sabato 21 Cavea dell’Auditorium della musica di Roma ore 21.

Caetano, che emozione è presentarsi in uno show con i suoi figli? “Sono semplicemente felice di stare con loro. Quando vedo che la gente è contenta, come sta accadendo sempre in Brasile, resto meravigliato”. Che cosa dobbiamo aspettarci da questo concerto? “Sincerità, chiarezza, luce, modestia. La bellezza musicale viene dalla bellezza della nostra vita. La naturalezza della convivenza, la cultura familiare nata da gente del popolo, l’interno baiano, il Reconçavo dove io sono nato. E poi la quotidianità di Salvador e Rio, dove sono nate le loro madri”. Che tipo di album è 'Ofertorio'? “Il racconto di una avventura vissuta suonando e cantando assieme. Registrato dal vivo in un teatro di San Paolo, è venuto fuori con lo stesso clima del concerto. E la qualità della nostra esecuzione, che non era prioritaria quando abbiamo deciso di esibirci noi quattro insieme, ci ha sorpreso. Sono canzoni nostre, alcune mie e di Moreno ben conosciute, quelle di Tom e Zeca ovviamente sono nuove e una assolutamente inedita. Tom ha chiesto che cantassimo una canzone di Gilberto Gil, ‘O seu amor’, scritta negli anni ‘70 per i Doces Barbaros, il gruppo con Gil, io, Maria Bethania e Gal Costa. L’ordine delle canzoni parla di sentimento, di famiglia, di legami, di ciò che significa la parola ‘gente’”. Ci parli delle caratteristiche musicali dei suoi figli... “Moreno ormai è ben conosciuto, lavora professionalmente da due decenni e ha cominciato nel gruppo +2 con Kassin e Domenica Lancelloti. Poi ha fatto un disco da solo e tutto ciò molto raffinato. Ha lavorato con me nella produzione di vari miei dischi e anche di altri colleghi, compone e canta con una voce delicata e un tono vero e mi spinge a scegliere quali canzoni ripresentare, come un samba-de-roda, “How beautiful could a being be?” che registrai in inglese negli anni ‘90. Con me mi accompagna sempre in “Un canto de afoxé pra o bloco de Ilé” e “Sertao”. Zeca si dilettava di musica elettronica, ma fin da quando era piccolo si esibiva in casa in modo personale, anche se la genetica è quella delle nostre radici; canta molto in falsetto e un suo brano, ‘Todo homem’, è il maggior successo della nostra avventura, con più di due milioni di visualizzazioni su YouTube. Tom era l’unico che non si interessava di musica, preferiva il pallone sperando di diventare professionista, ma quando si è accostato ad essa ha mostrato doti superiori. Sta in una banda rock-progressive, i Donica, con membri giovani, ma superdotati per la musica”. Che percorso musicale sta seguendo Caetano in questo momento? “Sono molto concentrato sulla tournée con i miei figli, ma nonostante questo ho composta una canzone per mia sorella Maria Bethania e ho sentito di nuovo la voglia di comporre dopo due anni di sosta; sto facendo canzoni nuove durante questi viaggi, vediamo come viene fuori il progetto. Quello che spero è di contare sempre sui miei figli, anche se devono viaggiare per conto loro e stanno già preparando le loro cose. Non abbiamo creato una banda, anche se ora esiste”. Nella sua lunga e gloriosa carriera ha inventato sempre qualcosa: ci sono ancora cose da scoprire nella musica? “A 75 anni posso dire: ci sono sempre cose nuove da scoprire in tutto”. Finalmente ha registrato un album assieme a Stefano Bollani con il quale ha spesso collaborato. Che cosa pensa del pianista italiano? “Ho partecipato all’album di Stefano, artista e persona che adoro. Ma ancora non è quello che io e lui stiamo immaginando da anni. Intanto sono stato felice di essere stato con lui avere registrato a Rio senza prove precedenti”. Quali sono i suoi progetti? “Fare le cose che realmente mi soddisfano”. Compreso viaggiare in Italia... “Per me è sempre un’allegria stare in mezzo a voi e poterci tornare di quando in quando. Questa volta di più perché posso mostrare ai miei figli più giovani quanta bellezza c’è in questo Paese”.

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