
Buongiorno Benessere con Vira Carbone: "La salute è la mia missione"
"Faremo veramente un bel percorso. Buongiorno Benessere quest’anno vi stupirà con effetti speciali. Andiamo avanti sempre con lo stesso scrupolo, con la stessa coscienza, affrontando delle tematiche anche difficili. Una sfida e io non ho paura". È quanto afferma la giornalista Vira Carbone, da stamattina alle 10 su Raiuno al timone dell’11ª stagione di Buongiorno Benessere, programma da lei scritto, ideato e condotto.
Di cos’è che non ha paura?
"Dell’andamento degli ascolti che, sono sicura, cresceranno sempre di più. È facile fare ascolti parlando di dimagrimento ma quando si parla di tumori o di malattie neurodegenerative le persone magari cambiano canale. Noi facciamo prevenzione e continueremo ad affrontare queste tematiche. Aiutando il telespettatore a intercettare dei segnali che sono indici di patologie gravi possiamo salvare delle vite".
Guardando alle passate edizioni sul fronte degli ascolti si ritiene soddisfatta?
"Nata 11 anni fa la trasmissione è stata da subito un grande successo. Con un lavoro costante siamo riusciti a crescere ogni anno ino ad arrivare al 19-20% di share: un miracolo per quella fascia debolissima".
Quali le novità di quest’anno?
"L’introduzione di un numero whatsapp al quale il pubblico da casa potrà inviare le proprie domande agli esperti in studio; un nuovo angolo dedicato agli “incidenti domestici“ volto a fare prevenzione che si aggiunge alla mia collaudatissima rubrica del primo soccorso. Uno spazio sulla la notizia scientifica mondiale più importante della settimana e unoo dedicato alla longevità".
Perché uno spazio sulla longevità?
"Ho scritto un libro sul tema, Il grande libro della longevità, e voglio regalare al pubblico consigli su come vivere a lungo e in salute attraverso semplici strategie. Entreremo nello specifico, senza i soliti consigli banali “camminare, fare sport, mantenersi magri“".
Quali sono i punti di forza di Buongiorno Benessere?
"Grandissimo scrupolo nella selezione dei medici e la mia attività in prima linea: vado negli ospedali, parlo con i medici, assisto agli interventi chirurgici nelle sale operatorie. Il mio lavoro è fatto di una ricerca e di uno studio quotidiano che non si ferma mai. Per me il lavoro è una missione: faccio servizio pubblico a 360 gradi".