Sabato 20 Aprile 2024

Brian May ha rischiato di morire per un attacco di cuore

Il chitarrista e compositore dei Queen aveva tre arterie quasi ostruite

Brian May dal vivo insieme ai Queen (febbraio 2020)

Brian May dal vivo insieme ai Queen (febbraio 2020)

Sentirsi bene e stare davvero bene sono due cose diverse e il 72enne Brian May l'ha imparato a proprie spese: il chitarrista dei Queen ha rivelato di essere rimasto scioccato quando, pur godendo di buona salute, ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico al cuore in seguito a un attacco cardiaco. "Avrei potuto morire", ha confessato ai fan in un video postato su Instagram: per un caso fortuito "ho scoperto di avere tre arterie congestionate e che correvo un serio rischio di bloccare l'afflusso di sangue al cuore". Rivolgendosi alle persone che stanno attraversando "l'autunno della propria vita", ha detto: "Quello che sembra un cuore molto sano potrebbe non esserlo e lo farei controllare se fossi in te".

La disavventura medica di Brian May

Tutto è cominciato in modo molto banale, dopo essersi strappato il muscolo di un gluteo mentre si dedicava al giardinaggio. Inizia a curarsi, ma il dolore non passa e anzi diventa ogni giorno peggiore: dopo un consulto medico capisce che il problema è un nervo sciatico compresso e che dunque la strategia per guarire è diversa da quella adottata fino a quel momento. I guai non vengono mai da soli, però. Mentre Brian May si misura con il dolore muscolare, gli succede qualcosa di più preoccupante: "Pensavo di essere molto sano. Tutti mi dicevano che avevo una pressione sanguigna ottimale e un battito cardiaco eccezionale, mi tengo in forma, vado in bicicletta, ho una dieta bilanciata e senza troppi grassi. Comunque, ho avuto un piccolo attacco cardiaco. Non è stato un qualcosa che mi ha steso o che ha provocato danni: per una quarantina di minuti ho sentito dolore al petto, e ho avuto un senso di oppressione". A questo punto May capisce cosa sta succedendo, telefona al suo medico e questi lo fa ricoverare d'urgenza in ospedale. Le analisi rivelano un quadro clinico preoccupante, con tre arterie quasi ostruite: il successivo intervento chirurgico ce lo restituisce in piena forma, grazie all'inserimento di tre stent coronarici. E con una lezione per coloro che iniziano ad avere un po' di primavere sulle spalle: "Quello che sembra un cuore sano potrebbe non esserlo", dunque vale la pena di non procrastinare visite mediche approfondite. Mal che vada si interviene per tempo, altrimenti scopri di essere davvero sano: non male, nel complesso.
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