"Bravi, belli e italiani": Mammamia, i Maneskin

La band-fenomeno presenta a Berlino il singolo: "Cos’è che ci rende fighi sui palchi internazionali? Il fatto che veniamo da questo Paese"

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di Andrea Spinelli

Consiglio al giovane Damiano: alla fine di una conferenza stampa in diretta streaming, accertati che il collegamento audio sia stato chiuso. Scivolone in diretta web ieri mattina da Berlino per il frontman dei Maneskin. Dopo aver presentato alla stampa internazionale il nuovo singolo Mammamia assieme ai compagni, infatti, la voce della band più “hot” al mondo in questo momento (definizione del giornalista e dj tedesco Markus Kavka, conduttore dell’incontro) ha voluto mandare un saluto particolare ai giornalisti italiani presenti online ("ci mancate"), con tanto di gesto del cuore, confidando però poi fuorionda (o quasi) ai compagni in romanesco "…se chiama marketing, questo".

Ragazzate, certo, che però la dicono lunga sulla dimensione in cui si trova proiettato il quartetto capitolino dopo l’enorme successo afferrato all’Eurovision col trionfo di Zitti e buoni. Il “marketing” di Damiano è probabilmente quello di lisciare il pelo ai media di casa col pensiero al Circo Massimo, apoteosi del megatour europeo di 30 date, tutte sold-out, al via il 6 febbraio dalla Brixton Academy di Londra dopo un prologo dicembrino di quattro show tra Roma e Milano. Per il concertone da 80mila ai piedi del Palatino, infatti, i biglietti sono ancora in vendita.

E marketing – in questo caso però totalmente vincente – sono pure le foto "spregiudicate" diffuse sul web nei giorni scorsi per preannunciare l’arrivo oggi in radio di Mammamia. Scatti in cui Damiano (22 anni), Ethan (21 anni proprio oggi), Victoria (21 anni) e Thomas (20 anni) si offrono nudi ai (famelici) appetiti dei fan, con le pudenda bannate da pruriginosissime stelline anti-censura e la didascalia "why so hot?" ("mi chiedono perché ho così caldo perché sono italiano" dice il testo del nuovo pezzo il cui titolo ammicca non poco ai trionfi pop degli eterni Abba). Una trovata acchiappalike da un milione e mezzo di condivisioni in poche ore. Apice del lancio, la presentazione ufficiale di ieri dal palco dell’So36, discoteca di Kreuzberg in cui dalla fine degli anni Settanta si ritrova l’intellighenzia berlinese.

"Mammamia è una canzone ironica che abbiamo scritto per divertirci e non prenderci troppo sul serio" premette la bassista che affronta i live a seno nudo, coi soli capezzoli coperti da due cerotti neri incrociati: sexy e grintosa, come si è imposta al Global Citizen in diretta mondiale da Parigi, che ha segnato l’ennesimo trionfo della band sullo stesso palco calcato poche ore prima da Elton John.

Le fa eco Damiano che spiega: "Mammamia l’abbiamo scritta subito dopo l’Eurovision Song Contest, in poche ore, sapevamo che avrebbe funzionato perché eravamo molto ispirati". E dell’esibizione del 25 settembre al Global Citizen, sulle note della canzone celebrata da un duetto con Iggy Pop e dell’omaggio a Billie Eilish con la cover di Bury a friend, Damiano fa sapere: "Suonare a un evento di quella portata è stato bellissimo. L’iniziativa portava con sé un messaggio importante: la salvezza del pianeta e i diritti umani. Esserne parte è stato un onore".

Ma torniamo alla nuova Mammamia: effettivamente la carica ad alto potenziale del pezzo funziona egregiamente, anche se già al primo ascolto non è facile allontanare un certo senso di “déjà vu”. "L’attenzione mediatica che ci ha rovesciato addosso l’Eurovision ha portato con sé pure delle critiche che ci è piaciuto tradurre in canzone. Nel ritornello c’è pure un riferimento alla sfera sessuale: si possono avere gusti o preferenze che la gente giudica strani, ma in realtà hanno una natura molto innocente. Abbiamo voluto prendere un po’ in giro pure lo stereotipo dell’italiano, anche se pensiamo che a renderci “fighi“ sia proprio la nostra provenienza. Siamo bravi, belli e italiani! A parte gli scherzi, penso che la ragione dell’interesse che ci circonda sia nel fatto che siamo veri".

Ieri sera i Maneskin hanno festeggiato l’uscita di Mammamia con un live per i fans berlinesi in collegamento in diretta dall’So36 con una quindicina di club sparpagliati tra Londra, Helsinki, Milano, Roma, Parigi, Istanbul, Zurigo, Oslo, Tallin, Riga, New York, Mosca, Amsterdam, Varsavia e Vilnius.