Giovedì 18 Aprile 2024

Repubblica Ceca, corsa contro il tempo per salvare 5 milioni di birre

I birrifici cechi sono in crisi a causa del Coronavirus: una nuova iniziativa li sta aiutando a vendere le scorte deperibili e a scampare al fallimento

Il Coronavirus ha messo in ginocchio l'industria ceca della birra

Il Coronavirus ha messo in ginocchio l'industria ceca della birra

In Repubblica Ceca il consumo medio di birra è di oltre 140 litri a testa all'anno, di gran lunga il più alto del mondo, ma nelle prossime settimane subirà un drastico calo perché anche lì tutti i bar e i ristoranti sono chiusi al pubblico a causa del Coronavirus. Grandi e piccoli birrifici hanno fermato la produzione e, nel tentativo di limitare i danni, stanno imbottigliando tutta la birra rimasta che riescono. Ma se la serrata per l'emergenza dovesse protrarsi a lungo, centinaia di aziende rischiano il fallimento e migliaia di persone perderanno il loro posto di lavoro. È una corsa contro il tempo: la birra conservata nei fusti invenduti ha una durata limitata, dopo di che dovrà essere buttata. È nata così l'iniziativa Zachran Pivo, "salva la birra", per aiutare i produttore locali in difficoltà a smaltire più scorte possibile prima che sia troppo tardi. Su Facebook si presenta così: "Migliaia di birre stanno aspettando di essere salvate. La birra fresca e non pastorizzata è deperibile. Versarne migliaia di litri nello scarico per alcuni di noi significa la fine. Volete aiutare i microbirrifici cechi?". Il sito realizzato ad hoc raccoglie in questo momento 141 piccoli birrifici di Praga e di tutto il paese e permette di consultare il loro catalogo e la disponibilità dei prodotti. I clienti possono individuare sulla mappa i birrifici da aiutare più vicini a casa e in molti casi possono anche effettuare direttamente gli ordini online, che dovranno poi ritirare in sede in prima persona (la vendita diretta è ancora consentita). Man mano che nuove aziende aderiscono a Zachran Pivo, viene aggiornato il conteggio totale delle birre da salvare: nel momento in cui scriviamo sono 5,4 milioni e il numero cresce di giorno in giorno Leggi anche: - Coronavirus, misterioso benefattore regala fish and chips ai suoi concittadini per 3 mesi - Coronavirus, i tassisti di New York consegnano il cibo a casa dei bisognosi - #MuseumBouquet, i musei si scambiano mazzi di fiori artistici sui social
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