Mercoledì 24 Aprile 2024

Bimbi in viaggio Prima il benessere

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Estate tempo di vacanze, ma attenzione alla sicurezza dei bambini. "La salute dei piccoli va tutelata – rileva Stefania Zampogna, presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica, Simeup – occorre che i genitori siano sempre vigili e pronti a intervenire". In viaggio il consiglio è pianificare le partenze evitando le ore calde per gli spostamenti in macchina. Poi, prevedere pause intermedie in aree attrezzate per permettere il cambio pannolini o, nei grandi, la possibilità di sgranchirsi le gambe. Negli spostamenti in auto l’aria condizionata richiede prudenza con i neonati, si può attivare per smorzare un caldo troppo intenso, a patto di tenere una temperatura costante sui 24-25 gradi e attivare il deumidificatore.

Al mare o in piscina mai da soli: tutti i bimbi, specie quelli sotto i 12 anni, devono essere sempre accompagnati in acqua da un adulto che sappia nuotare, che resti attivamente sempre vicino a loro. Anche i bambini piccoli possono stare in spiaggia, fino alle 9.30-10 di mattina e dopo le 16.30 il pomeriggio. Il bagno in riva al mare, secondo il pediatra, viene consentito solitamente dopo il compimento dei primi sei mesi di vita.

Per i ragazzini più grandi resiste il dogma dell’attesa delle fatidiche tre ore dopo i pasti per completare la digestione prima del bagno: non esiste una regola scientifica che indichi quante ore aspettare dopo aver mangiato per rientrare in acqua, anche perché i tempi di cambiano a seconda degli alimenti ingeriti. Importante è immergersi gradualmente, bagnando le caviglie, i polsi, quindi lo stomaco e poi le tempie. Si deve evitare lo sbalzo termico a cui esporrebbe tuffarsi o immergersi di colpo, che potrebbe causare perdita di conoscenza. Lo evidenziano gli specialisti della Società italiana di Pediatria (SIP), che con un vademecum estivo provano a rispondere ai dubbi dei genitori. Nei lattanti, con meno di 6 mesi di vita, le creme solari sono sconsigliate poiché la cute è molto sottile e delicata, l’esposizione al sole deve essere assoluta, garantita mediante l’adozione di mezzi meccanici (tendine, parasole e altri ausili). Nei bimbi da 6 mesi a 3 anni la cute è più spessa, meglio strutturata, e in questi casi si impone la crema con filtro solare, vanno preferite quelle con protezione 50+. Dopo i 3 anni gli specialisti ammettono anche la protezione 30+. Quando il bambino gioca in spiaggia è buona regola fargli indossare un copricapo leggero per riparare la testa, dalla violenza degli ultravioletti. Una maglietta di cotone risulta particolarmente utile per scongiurare il rischio di scottature, ma non basta: sulla pelle va comunque applicata la crema solare. In spiaggia, inoltre, è importante bere acqua, incoraggiando pure il consumo di frutta fresca, con valore reidratante.

Se al posto del mare si preferisce la montagna, è bene fare indossare ai bambini il caschetto per proteggere la testa da traumi accidentali o cadute durante passeggiate o escursioni.

Alessandro Malpelo

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