Biennale di Venezia prende posizione sulla guerra fra Russia e Ucraina

Boicottati coloro che sostengono il regime, porte aperte a coloro che si oppongono

Il leone di Venezia

Il leone di Venezia

La Biennale di Venezia, che organizza ogni anno il festival cinematografico che si tiene in laguna, ha rilasciato un comunicato stampa nel quale esprime solidarietà all'Ucraina in seguito all'invasione da parte della Russia e in cui dice che non accetterà delegazioni governative russe in vista dell'edizione di quest'anno. Se però cineasti indipendenti russi vorranno partecipare, potranno farlo. Soprattutto perché molti di loro, che sono stati già ospiti al Festival di Venezia, hanno una posizione critica nei confronti del regime di Putin e la Biennale è "vicina a tutti coloro che, in Russia, si stanno coraggiosamente opponendo alla guerra". Nel comunicato ufficiale si legge: "La Biennale di Venezia non chiuderà la porta a chi difende la libertà di espressione e manifesta contro l'ignobile e inaccettabile decisione di aggredire uno Stato sovrano e l'inerme sua popolazione. Per coloro che si oppongono all'attuale regime russo, ci sarà sempre posto nelle mostre della Biennale, dall'Arte all'Architettura, e nei suoi festival, dal Cinema alla Danza, dalla Musica al Teatro. La Biennale rifiuta peraltro – finché permane tale situazione – ogni forma di collaborazione con chi ha invece attuato o sostiene un atto di aggressione di inaudita gravità, e non accetterà pertanto la presenza alle proprie manifestazioni di delegazioni ufficiali, istituzioni e personalità a qualunque titolo legate al governo russo". Anche la Biennale assume quindi una posizione simile a quella presa poche ore fa dal Festival di Cannes e che avrà dirette conseguenze sulla selezione dei film in concorso al Festival che si terrà dal 31 agosto al 10 settembre 2022. Per approfondire: Guerra Ucraina, il Festival di Cannes esclude la Russia

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