Bibi Ballandi, addio al produttore di piccoli diamanti della tv

Prima manager di grandi personaggi poi fondatore della discoteca "Bandiera gialla" a Rimini, è con il piccolo schermo che ha raggiunto i più grandi successi

Bibi Ballandi (Imagoeconomia)

Bibi Ballandi (Imagoeconomia)

Roma, 15 febbraio 2018 - Gentile, attento, cordiale forse soprattutto curioso. Bibi Ballandi era un vero gentiluomo, categoria assai rara nel mondo dello spettacolo. Quando allestiva un nuovo spettacolo, uno show televisivo, ti avvicinava con garbo chiedendo cosa ne pensassi. Ascoltava volentieri i complimenti, ma prestava orecchio anche alle eventuali critiche, sempre difendendo i propri artisti, ma aperto ad ascoltare le ragioni altrui. Era una presenza sommessa ma vivace, discreta ma incisiva, era il manovratore dietro le quinte che gestiva spettacoli di grande importanza senza mai apparire troppo, ma che senza di lui non sarebbero mai nati.

Se n'è andato a 71 anni, dopo un lungo periodo di malattia dovuto a due tumori - eppure fino all'ultimo ha voluto presenziare anche alle conferenze stampa dei suoi spettacoli, sempre gentile e discreto, animato da quell'energia vitale indispensabile per macchine complesse come erano i suoi show, innamorato fino all'ultimo di quel mondo che nessuno come lui conosceva bene. 

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Bolognese, figlio di un ex tassista che accompagnava artisti per l'Emilia Romagna, Ballandi aveva cominciato la carriera come manager di grandi personaggi quali Albano, Orietta Berti, Little Tony, Rita Pavone. Negli anni Settanta avviò la collaborazione con Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè e Roberto Vecchioni. E fu sempre lui, con altri soci, a fondare la mitica discoteca "Bandiera gialla" a Rimini nel 1983.

Ma è con la televisione che arriva il suo grande momento. Solo una persona gentile e precisa, metodica e garbata come lui, poteva orchestrare trasmissioni televisive di artisti impegnativi come, per esempio, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Fiorello, Giorgio Panariello. Artisti di primissimo piano, esigenti, bravissimi, bizzosi come i grandi hanno diritto di essere, che si affidano solo a persone di cui si fidano ciecamente. E, inutile dire, ogni volta che Bibi Ballandi si è impegnato in un programma televisivo, è stato un successo enorme. Solo lui aveva il know how per creare uno show compiuto, multiforme, divertente e intelligente intorno all'artista. Non produceva molto, Bibi Ballandi, ma quel che produceva era di altissima qualità, piccoli indimenticabili diamanti che hanno fatto la storia della tv italiana.

Per onorare la sua memoria Fiorello ha cancellato la puntata del suo programma radiofonico, messaggi di cordoglio sono venuti da Antonella Clerici ("Non dimenticherò mai il tuo buonumore"), da Fabio Fazio ("Un uomo perbene"), da Simona Ventura ("Mi hai insegnato tanto"), da Carlo Conti ("Un gigante del mondo dello spettacolo"), da Giorgio Panariello ("Grazie per aver contribuito a farmi essere quello che sono"). E ancora Paola Cortellesi ("Bibi forte e gentile, attento e dolce come un papà"). Anche la dirigenza Rai lo ha voluto ricordare, con un comunicato congiunto della presidente Monica Maggioni e del direttore generale Mario Orfeo: "Il mondo dello spettacolo perde un faro, un punto di riferimento semplice, gentile e apprezzato".

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