Mercoledì 24 Aprile 2024

Beyoncé: violato l'embargo del nuovo album 'Renaissance'

Il disco è uscito ufficialmente alla mezzanotte del 29 luglio, ma i brani erano già disponibili in rete da ore

L'immagine promozionale di 'Renaissance' dal profilo Twitter di Beyoncé

L'immagine promozionale di 'Renaissance' dal profilo Twitter di Beyoncé

‘Renaissance’, il nuovo album di Beyoncé, è finalmente disponibile a distanza di sei anni dall’ultimo lavoro discografico (‘Lemonade’). L’esordio di un disco così importante e significativo è stato però rovinato dalla violazione dell’embargo. I brani che compongono l’album sono infatti stati diffusi in rete in una versione in alta definizione già prima dell’uscita ufficiale. Mentre si indaga sui colpevoli, le nuove canzoni hanno già convinto i fan che non hanno, però, preso bene la grave scorrettezza compiuta nei confronti della loro beniamina.

Il ‘Rinascimento’ della regina

Queen B. lo ha dichiarato in più di un’occasione: ‘Renaissance’ rappresenta una rinascita personale e collettiva. In passato aveva definito il disco come “un’occasione per sognare e trovare una via di fuga in un momento spaventoso per il mondo”. E, alla luce di queste affermazioni, il torto che ha subito a qualche ora dalla pubblicazione ufficiale sembra ancora più grave. Pare addirittura che in Europa l’album – disponibile oltre che in digitale anche in quattro differenti box e in un’edizione limitata in vinile già sold-out dalle prevendite – fosse in vendita in versione fisica con quasi 24 ore di anticipo. Un particolare che non ha lasciato indifferenti i fan di Beyoncé, che sono insorti sui social. Lo staff della cantante, nel frattempo, ha cercato di far eliminare almeno dalla rete ogni versione non autorizzata delle canzoni.

‘Break my soul’ e il valore socio-politico dell’album

Il disco, nonostante l’incidente, ha già convinto gli ascoltatori di tutto il mondo: il termine ‘Renaissance’ è in tendenza Twitter anche in Italia con oltre 450.000 menzioni. Un successo che conferma quello già ottenuto dal singolo ‘Break my soul’ uscito a fine giugno. Nel brano che ha anticipato l’album, l’artista canta di burnout e great resignation e traccia un filone impegnato che ha mantenuto anche nel resto del disco. I riferimenti socio-politici sono infatti diversi e sparsi in tutte le canzoni, anche in quelle apparentemente più leggere. Beyoncè ha inoltre collaborato per la realizzazione di questo lavoro discografico con diversi artisti tra cui: Pharrel Williams, Big Freedia, Skrillex, Chad Hugo, Drake e Honey Dijon e ha campionato frammenti di brani di Kevin Aviance, Tommy Wright III e Princess Loko. Tutte queste influenze rappresentano la volontà che ‘Renaissance’ ha di mescolare passato e presente e generi musicali, ma anche razze, identità di genere e orientamenti sessuali, per prendere le distanze da ogni forma di bigottismo. Le dediche a margine del disco sono un’ulteriore dichiarazione politica: oltre a ringraziare la sua famiglia, Queen B. ha voluto omaggiare con il suo lavoro “tutti i pionieri che hanno dato origine alla cultura e gli angeli caduti i cui contributi non sono stati riconosciuti”.

Una nuova polemica all’orizzonte

Mentre la regina del R&B si gode il successo dell’album a cui ha lavorato per tre anni, una nuova polemica è già pronta a scoppiare. La collega Kelis sostiene infatti che una delle tracce di ‘Renaissance’ (il brano ‘Energy’) sia costruita su un campionamento del suo brano ‘Milkshake’ ma che lei non abbia mai autorizzato l’utilizzo. L’artista ha registrato un video su Instagram in cui parla di mancanza di rispetto e sarebbe pronta a chiedere un risarcimento a Beyoncé.

 

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