Bernardo Bertolucci: ecco le sue 3 serie TV preferite

La morte di Bernardo Bertolucci, avvenuta il 26 novembre 2018, all'età di 77 anni, sta producendo una quantità di articoli in sua memoria, com'è giusto che sia in presenza di una personalità che ha plasmato la storia del cinema e della cultura del nostro paese. In questo caso il nostro piccolo contributo è laterale: non parleremo dei suoi film più importanti, ma delle serie TV che ha amato, cioè 'Breaking Bad', 'House of Cards' e 'Mad Men'. Per approfondire: È morto Bernardo Bertolucci. Addio al maestro del cinema LE SERIE TV MEGLIO DEI FILM Bertolucci è stato un critico piuttosto severo della Hollywood contemporanea e ha sostenuto, a ragione, che i migliori prodotti statunitensi non siano più i film, come qualche decennio fa, bensì le serie TV: merito di una maggiore libertà creativa e della centralità di sceneggiatori e registi, più che di produttori e montatori. Mentre sosteneva queste cose, spesso citava tre esempi che secondo lui sarebbero paradigmatici. Sono quelli che seguono. BREAKING BAD In assoluto la serie TV preferita da Bernardo Bertolucci, è la storia di un uomo di mezz'età che da remissivo insegnante di chimica si trasforma in un signore della droga. È andata in onda originariamente su AMC, dal 2008 al 2013, e ha ottenuto un enorme successo rileggendo in chiave noir la mitologia del western e proponendo un andamento narrativo pacato, talvolta addirittura meditabondo. HOUSE OF CARDS Iniziata nel 2013 e terminata bruscamente nel 2018, dopo lo scandalo sessuale che ha travolto il protagonista Kevin Spacey, 'House of Cards' e il racconto disincantato di come funziona il potere politico ai massimi livelli della democrazia statunitense. Come nel caso di 'Breaking Bad', lo sguardo degli autori è rivolto a un cattivo e alla sua ascesa, con gli spettatori sedotti dal fascino del suo lato oscuro. Per approfondire: House of Cards, come sarà senza senza Kevin Spacey? MAD MEN Trasmessa da AMC fra il 2007 e il 2015, è una serie TV è ambientata principalmente nel corso degli anni Sessanta. Utilizza il racconto del funzionamento delle agenzie pubblicitarie per disegnare contemporaneamente un affresco dei grandi cambiamenti avvenuti nella società statunitense durante quel decennio (le campagne per i diritti civili degli afroamericani, l'assassinio di Kennedy, eccetera). Oltre a essere stata amata da Bernardo Bertolucci, è anche una delle serie TV preferite da Barack Obama. Leggi anche: - Baby, la serie italiana di Netflix sulle adolescenti squillo - Tom Felton: "Ecco perché non ho mai riguardato Harry Potter" - Il re leone (2019), ecco il primo trailer del nuovo film: promette bene