"Bennato un papà, Vittorio un angelo" Batte forte il cuore di Leo Gassmann

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di Andrea Spinelli

Il battito di Leo. Terzo cuore è il pezzo confezionato da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e altri autori per restituire a Gassmann il brivido caldo di quell’Ariston in cui ha trionfato nel 2020 fra le Nuove Proposte con Va bene così. "L’anno successivo provai a tornare con Maledizione, ma evidentemente non era il brano né il momento giusto" ammette il figlio di Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, 24 anni, in uscita il 24 febbraio con un nuovo album La strada per Agartha in cui oltre a Zanotti trovano spazio pure Bennato, Will &The People, Caccamo (tra i brani pure uno dedicato a Dalla intitolato Caro Lucio) e poi con un docufilm.

Sanremo 2021 non era il momento giusto: cos’è accaduto nel frattempo?

"Ho viaggiato tantissimo, incontrando artisti e maestri che m’hanno insegnato tanto trasformandomi una persona migliore. Il primo incontro è stato con Gianna Nannini che dopo Sanremo Giovani mi invitò nella sua casa di Milano per conoscermi e darmi i suoi consigli. La chiusura del cerchio: il suo è stato il primo concerto a cui ho assistito in vita mia".

Altri incontri?

"Quello con Edoardo Bennato, con cui nel disco duetto Io vorrei che per te e che considero quasi un secondo padre. Ci sentiamo quasi tutti i giorni per parlare di musica e di questioni sociali. Come lui anch’ io lavoro con i miei migliori amici, la famiglia che mi sono scelto".

Pure la famiglia anagrafica non è male.

"Un altro regalo che la vita mi ha fatto. Ho la fortuna di avere un papà che, oltre ad essere un grande attore, è pure un grande padre che ha sperimentato sulla sua pelle cosa significa essere figli d’arte e mi ha cresciuto proteggendomi dai rischi che questo comporta. A 19 anni me ne sono andato di casa e questo mi ha permesso di capire i miei genitori rappresentino il porto sicuro della mia vita".

Bennato potrebbe essere suo ospite nella serata dei duetti. Oltre a lui, con chi le piacerebbe condividere quel palco?

"Gli Oasis. Fra l’altro nel disco ci sono Gem Archer e Chris Sharrock, chitarra e batteria della band dei fratelli Gallagher".

In video al Festival ci sarà pure Zelensky.

"Sarà interessante ascoltare il suo punto di vista. Trovo giusto tenere aperto l’argomento".

Con chi ha sviluppato il concept del disco?

"Con il regista e sceneggiatore Giancarlo Scarchilli, che ha lavorato col nonno e visto crescere papà. Assieme abbiamo lavorato al prologo e all’epilogo del disco, recitati da Massimo Dapporto. Il prologo nasce da una vecchia poesia di Giancarlo che ho scelto senza sapere che tanti anni fa prima era stata interpretata da nonno Vittorio. Un segno? Chissà. Non sono cattolico, ma credo negli angeli custodi e penso che il nonno appartenga alla schiera".

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