Martedì 16 Aprile 2024

Scuola, i ragazzi che dormono di più hanno un rendimento migliore

Gli alunni che dormono di più otterrebbero voti più alti e farebbero meno assenze e ritardi. Lo rivela uno studio scientifico

una classe

una classe

Uno dei temi più dibattuti nel mondo dell’istruzione riguarda l’orario di inizio della scuola: fa bene ai bambini e ai ragazzi svegliarsi molto presto? I meccanismi di apprendimento funzionano in modo ottimale anche alle 8 del mattino? A tal proposito, secondo un autorevole studio della University of Washington e del Salk Institute (un prestigioso istituto di ricerca scientifica nel campo della biomedica), spostare in avanti la prima lezione della giornata permetterebbe agli studenti di prendere voti più alti e a fare meno assenze.

LO STUDIO In 18 scuole superiori di un distretto statunitense, a partire dal 2015, l’orario di inizio delle lezioni è slittato dalle 7.50 alle 8.45, anche se la durata della giornata scolastica è rimasta invariata. Lo studio ha quindi preso in esame 180 bambini appartenenti a 2 di questi 18 istituti, analizzando la durata del loro sonno rapportata ai loro voti e ad altri aspetti del rendimento scolastico.

ALUNNI MIGLIORI, SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA Gli esperti hanno riportato che i ragazzi, nonostante lo spostamento della prima lezione, sono andati a letto mediamente allo stesso orario di quando entravano alle 7.45: le ore di sonno sono aumentate, e le conseguenze sugli alunni si sono rivelate incoraggianti. I voti sono migliorati del 4,5% e gli studenti provenienti da contesti sociali economicamente più svantaggiati hanno fatto (in media) un minor numero di assenze e ritardi. Insomma, la differenza tra il vecchio e il nuovo orario si è vista in termini di risultati e frequenza scolastica.

L’IMPORTANZA DEL SONNO NELL’ADOLESCENZA “Chiedere a uno studente di alzarsi ed essere vigile alle 7.30 del mattino è come chiedere a un adulto di essere attivo alle 5.30, ossia due ore prima”, ha spiegato il biologo Horacio, uno degli autori dello studio. I feedback positivi sono giunti anche dalle parole delle insegnanti: “La differenza nel livello di attenzione e di energia dei miei studenti durante le mattinate è stata evidente”, ha spiegato Tracy Landboe, una delle professoresse, nel corso di un’intervista rilasciata a US News. La ricerca è stata condotta perché, secondo gli esperti, i ragazzini non raggiungono quasi mai le 8 ore di sonno raccomandate. Il loro obiettivo è convincere altre scuole, non solo negli USA ma in tutto il mondo, a slittare l’inizio delle lezioni per il bene degli alunni.