Martedì 23 Aprile 2024

Running: i consigli per tornare a correre dopo la sosta invernale

Se siete rimasti fermi per mesi, ecco come rimettervi in pista nel modo giusto per evitare problemi e infortuni

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Ci sono runner che non si fermano mai, e altri invece meno perseveranti che in inverno preferiscono prendersi una pausa e appendono le scarpette al chiodo per qualche mese. Con l'arrivo della bella stagione è finalmente il momento anche per loro di riprendere l'attività fisica, ma tornare a correre dopo tanto tempo va fatto con attenzione e con le giuste tempistiche per evitare di incorrere in fastidiosi infortuni. Ecco i consigli per ripartire in sicurezza. PARTENZA LENTA Pensate a una macchina rimasta ferma in garage per mesi: spingere al massimo appena la rimettete in moto non è l'idea migliore. Allo stesso modo, anche per i runner la ripresa dell'attività va fatta in modo graduale. Seguite pochi semplici accorgimenti che vi possono risparmiare infortuni e fastidi: ricominciare piano, senza forzare, con un minutaggio contenuto e una distanza non eccessiva, alternando la corsa alla camminata veloce nelle prime uscite. Il sistema cardiocircolatorio ritroverà così progressivamente il giusto equilibrio, diminuendo la fatica e l'acido lattico nelle gambe. STRETCHING E TEMPI DI RECUPERO Quando approntate il vostro calendario delle uscite, assicuratevi di prendervi i giusti tempi di recupero tra una corsa e l'altra. Per le prime quattro settimane è buona norma non fare più di tre uscite a settimana, per consentire alla muscolatura di riabituarsi al movimento ed evitare i piccoli-grandi traumi che il running rischia di portarsi dietro. Un altro fattore da non sottovalutare quando si ricomincia a correre è lo stretching, che va praticato sempre sia prima sia al termine della corsa, per non incorrere in affaticamenti, contratture e stiramenti. ATTREZZATURA GIUSTA Prima di rimettervi in pista fate un controllo dell'attrezzatura, iniziando naturalmente dalle scarpe: sono lo strumento più importante e vanno sempre tenute nella massima efficienza. Se non avete misurato i chilometri percorsi con le vostre calzature (è buona norma cambiarle almeno ogni 400 km oppure ogni due anni), vi basterà un controllo empirico per valutarne l'efficienza. Se la suola appare consumata e l'intersuola ha perso le sue doti elastiche e ammortizza male (non assorbendo quindi più bene l'urto del piede sulla strada), significa che è tempo di cambiare le scarpe. Ricordate, infine, che la primavera è una stagione soggetta a variazioni climatiche. Il vostro abbigliamento dovrà quindi essere leggero, ma non troppo estivo. Indossate maglietta e pantaloncini in materiale traspirante per evitare che il sudore si asciughi direttamente sulla pelle, e portatevi dietro un k-way per ripararvi dal vento e da un acquazzone imprevisto. Leggi anche: - Il running potenzia la memoria e riduce lo stress - Sport per stare in forma: bastano 45 minuti a settimana - Yoga con gli alpaca, la nuova frontiera del benessere