Giovedì 18 Aprile 2024

Lo chef superstar Marco Pierre White all'attacco della Guida Michelin

Secondo il grande chef la Guida ormai è solo uno strumento di marketing e i suoi giudizi non hanno alcun valore

Lo chef Marco Pierre White

Lo chef Marco Pierre White

Marco Pierre White riparte all'attacco della Guida Michelin e del suo metodo di valutazione dei ristoranti. Lo chef superstar, una delle figure più decisive e provocatorie della cucina moderna (di recente ospite a MasterChef Italia), porta avanti ormai da molti anni una crociata contro il sistema-Michelin. Ospite a un festival gourmet in India, ne ha approfittato per rinnovare le sue critiche. CHI È MARCO PIERRE WHITE Nato a Leeds nel 1961, ha avuto una carriera folgorante, fino a diventare lo chef più giovane della storia a ricevere le tre stelle Michelin nel 1992, a 32 anni di età (sarà poi superato dal nostro Massimiliano Alajmo, tristellato a 28 anni). Sotto la sua guida si sono formati chef celebri come Mario Batali, Curtis Stone e Gordon Ramsay. Genio e ragazzaccio della scena culinaria, White è noto per il temperamento fumantino: è probabilmente l'unico uomo sulla faccia della terra che sia riuscito a far piangere Ramsay, ridotto in lacrime dopo una sfuriata in cucina. Nel 1999, stanco dalle pesanti conseguenze che le tre stelle Michelin avevano causato alla sua vita privata, le ha restituite e si è ritirato dall'attività di chef, dedicandosi alla ristorazione, alla televisione e alla scrittura, ma la sua influenza resta enorme. CHEF VS. MICHELIN White non ha mai rimpianto la sua decisione, che gli ha consentito di vivere la sua vita libero dalla schiavitù ai fornelli a cui ti costringe il massimo riconoscimento della Guida. L'Economic Times riporta le sue ultime dichiarazioni, rilasciate durante il viaggio in India: "Non sono un critico della Guida, ma non voglio essere giudicato da persone che ne sanno meno di me. Non sono così insicuro". Se una volta le opinioni della Guida avevano un valore, secondo lui oggi sono solo uno strumento di marketing: "Dovete capire che la Michelin è un'azienda che opera nel business degli pneumatici e che usa la Guida come un veicolo per venderli". "In passato solo un ispettore Michelin francese poteva assegnare le stelle, dopo aver ricevuto le segnalazioni sui ristoranti da valutare da altri ispettori. Questo garantiva coerenza. Oggi quando vado nei ristoranti stellati in giro per il mondo, sono solo una presa in giro". Chiude criticando l'ossessione per la forma di molti chef moderni, che sprecano tempo in presentazioni elaborate sacrificando spesso la bontà del piatto. "E le porzioni sono così piccole che sembrano canapè. Mi annoiano". Leggi anche: - Bourdain Day, un giorno in memoria dello chef scomparso - Due chef tra le 100 persone più influenti al mondo - Chef stellati in fuga dal successo. "Basta voti, troppo stress ai fornelli"