La corsa, la camminata e gli esercizi contro i problemi al fegato

La corsa, la camminata e gli esercizi per il potenziamento fisico aiutano a diminuire i rischi di morte per problemi al fegato come tumore e cirrosi. Lo spiega una ricerca condotta alla prestigiosa Harvard Medical School e presentata alla Digestive Disease Week (DDW) 2019. Lo studio conferma la connessione fra problemi al fegato e sovrappeso e obesità, ed è importante perché cerca di dare linee guida per svolgere esercizi utili a prevenire, o almeno ridurre questo tipo di patologie letali.ESERCIZI FISICI E PROBLEMI AL FEGATOL’epatopatia cronica è in forte aumento, anche a causa della diffusione sempre più marcata di persone in sovrappeso e affette da obesità. Negli Stati uniti ad esempio si teme che i tassi siano destinati a triplicare entro il 2030.Il team americano, guidato dal dottor Tracey Simon ha monitorato i dati di quasi 70 mila donne e 50 mila provenienti da altri studi, tutti individui senza alcuna malattia epatica nota. I partecipanti avevano fornito (ogni due anni dal 1986 al 2012) dati molto accurati sull'attività fisica, inclusi tipo di esercizi, frequenza e intensità; i ricercatori sono così riusciti a esaminare prospetticamente l'associazione tra l'attività fisica e la morte correlata alla cirrosi.Quello che è emerso è che gli adulti che risultavano più attivi nelle pratiche del camminare con regolarità settimanale avevano il 73% di rischio in meno di morte correlata alla cirrosi rispetto a chi invece a quelli che svolgevano meno esercizio fisico. Questo rischio di decesso per problemi al fegato si abbassava ancora di più fra le persone che combinavano la corsa o le passeggiate leggere a attività di potenziamento muscolare, tipicamente esercizi comuni in palestra sui pesi, sollevamenti, flessioni, crunch.

PRESCRIZIONI MEDICHE PER L’ATTIVITÀ FISICASe le ricerche precedenti si sono limitate a valutare l'attività fisica a un solo momento nel tempo o comunque co prospettiva molto limitata, questo è il primo studio su una grande fetta di popolazione e su un arco temporale prolungato: i ricercatori sperano che i risultati emersi contribuiscano a mettere a punto, da parte degli istituti della salute, raccomandazioni specifiche sull'esercizio per i pazienti a rischio di cirrosi. "Il beneficio dell'esercizio non è un concetto nuovo, ma il suo impatto sulla mortalità da cirrosi e da cancro al fegato non è ancora stato esplorato su questa scala", spiega il dottor Simon,"I nostri risultati mostrano che sia la deambulazione che l'allenamento della forza contribuiscono a ridurre in modo sostanziale il rischio di morte correlata alla cirrosi, il che è significativo perché sappiamo molto poco sui fattori di rischio modificabili".