Martedì 16 Aprile 2024

Avocado addio? Bar e ristoranti, c'è chi lo mette al bando

Diversi locali inglesi hanno smesso di servire il frutto esotico: secondo loro è solo una moda e ha un impatto ambientale troppo elevato

L'avocado è molto popolare, ma anche controverso - Foto: tashka2000/iStock

L'avocado è molto popolare, ma anche controverso - Foto: tashka2000/iStock

Superfrutto dalle indubbie virtù, adorato dalla generazione Instagram perché in foto viene così bene, l'avocado ha registrato negli ultimi anni in Europa un aumento dei consumi vertiginoso. Soprattutto in Inghilterra è diventato un'ossessione nazionale: non esiste bar che non proponga l'ormai classico toast ricoperto di polpa verde. Ma adesso c'è chi dice no: alcuni locali hanno deciso di bandire dal loro menu la star dei frutti esotici, per motivi che non hanno a che fare con scelte gastronomiche. PERCHÉ L'AVOCADO È UNA SCIAGURA Ultimo degli alfieri anti-avocado, il Wild Strawberry Cafe della cittadina di Woodbridge, che ha annunciato la sua decisione pochi giorni fa su Instagram con un post che è stato ribattuto da giornali e social scatenando il dibattito: avocado sì o no? Il post riporta una dettagliata spiegazione sulle ragioni che hanno spinto il locale a bandire il frutto. In primis, la stagionalità: loro utilizzano il più possibile prodotti locali e di stagione (con alcune inevitabili eccezioni, ammettono, come l'insostituibile olio d'oliva italiano). E così la smodata quantità di avocado consumata dai clienti li aveva messi a disagio. Poi, i trasbordi oceanici: gli avocado vengono importati dalle Americhe e dall'Africa viaggiando per migliaia di chilometri, con un impatto pesante sull'ambiente. Perché cedere a quella che sembra più che altro una moda, quando si possono utilizzare prodotti gustosi e nutrienti a chilometro zero? Altro problema, la sostenibilità: la fissazione occidentale per l'avocado ha messo sotto pressione i coltivatori delle zone di produzione, facendo crescere i prezzi al punto tale che, a quanto pare, anche i cartelli della droga messicani si sono infiltrati in un mercato sempre più lucrativo. Senza contare la deforestazione portata avanti per liberare spazio alle coltivazioni e l'elevato impiego di acqua che richiedono. LE REAZIONI AL BANDO DELL'AVOCADO Leggendo anche solo fra le numerose risposte generate dal post, le reazioni si dividono fra chi plaude il buon senso di questa scelta e chi solleva perplessità. Se si rinuncia all'avocado perché non sostenibile dal punto di vista ambientale, per coerenza altrettanto si dovrebbe fare, per esempio, con il caffè, il tè, le spezie e soprattutto la carne, che ha un'impronta ecologica altissima. Insomma: o tutto o niente, altrimenti sembra solo una trovata per far parlare di sé. Tuttavia, altri sottolineano che si tratta quantomeno di un primo passo nella giusta direzione. I tipi del Wild Strawberry Cafe hanno risposto alle critiche spiegando che non pretendono di poter servire solo cibo al cento per cento locale e sostenibile, ma che il consumo esagerato di avocado – rimpiazzabile con ingredienti a chilometro zero altrettanto validi – rappresenta un'anomalia nata solo da una tendenza. E non sono gli unici a pensarla così: diversi bar e ristoranti del Regno Unito hanno già smesso di servire il frutto esotico ed è probabile che molti altri seguiranno l'esempio. Leggi anche: - "E se l'avocado non fosse vegano?" - Tonno in scatola va in crisi, colpa dei millennial - Australia, arriva 'avozilla' l'avocado gigante