Mercoledì 24 Aprile 2024

Autismo, lo studio: "Collegato all'inquinamento dell'aria"

Uno studio canadese evidenzia un collegamento fra le gravidanze portate avanti in zone inquinate e la nascita di bambini autistici. La questione resta però complessa

Foto: piranka/iStock

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In uno studio pubblicato sul giornale JAMA Pediatrics si legge che portare avanti una gravidanza in un ambiente inquinato aumenta il rischio di autismo nei nascituri. In particolare se le mamme respirano monossido di azoto, un gas connesso al traffico su strada e presente soprattutto nelle grandi città. Gli stessi autori della ricerca, però, sottolineano che bisogna prendere la notizia nel modo giusto. L'AUTISMO E INQUINAMENTO DELL'ARIA L'indagine è stata condotta su un campione di quasi 130mila bambini nati a Vancouver tra il 2004 e il 2009 e ha evidenziato un'associazione "statisticamente significativa" tra la presenza di monossido di azoto e lo sviluppo dell'autismo entro i cinque anni di vita (l'incidenza è stata dell'1,07%). Non è invece risultata significativa l'associazione con il diossido di azoto e le polveri sottili inferiori a PM2,5. UNA RICERCA DA PRENDERE NEL MODO GIUSTO Gli stessi autori della ricerca sottolineano che i loro dati non dicono che l'inquinamento dell'aria provoca l'autismo, semplicemente che evidenziano una associazione fra i due fenomeni. È un'affermazione sacrosanta, perché allo stato attuale le cause di questo disturbo del neurosviluppo restano in gran parte sconosciute e la scienza medica ritiene che sia fortemente legato alla componente genetica, piuttosto che a quella ambientale. L'INQUINAMENTO RESTA UN PROBLEMA Inoltre, scrivono ancora gli scienziati, se è vero che un analogo studio condotto a Los Angeles ha prodotto risultati simili a quello di Vancouver, è anche vero che tre diverse ricerche europee (in Svezia, Paesi Bassi e in Italia e Spagna) non hanno evidenziato un'associazione statisticamente significativa. Insomma, la ricerca canadese aggiunge un tassello a un puzzle complesso e ancora tutto da risolvere: non è dunque il caso di fare del terrorismo mediatico, pur essendo però assodato che l'inquinamento atmosferico fa male alla salute a vari livelli e, quand'anche non fosse legato all'autismo, merita di essere combattuto con serietà. Leggi anche: - Cos'è il vombato (e perché fa le feci quadrate) - L'uomo che sta cercando la Guinness più buona d'Irlanda - Vuoi un fisico come Ronaldo? "Rischi di finire depresso e alcolista"