Negli ultimi anni è costantemente cresciuto il numero delle persone che ritengono di essere affette da allergie alimentari perché hanno problemi di digestione. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non si tratta di vere e proprie intolleranze agli alimenti che si consumano. A sostenerlo è uno studio condotto alla Northwestern University (Usa) e pubblicato su JAMA Network Open, che spiega come circa ilm 20% della popolazione crede di avere intolleranze alimentari ma non ne soffre davvero.
INTOLLERANTI IMMAGINARI
Lo studio è stato condotto dai ricercatori americani attraverso una serie di test dedicati alle allergie alimentari su un campione di 40.000 persone adulte.
Quello che è emerso è che è sicuro di soffrire di un’allergia di tipo alimentare più del 10% degli adulti mentre il 19% pensa di esserlo ma non lo è.
Esaminando le cartelle cliniche e combinandole con i risultati dei test, gli scienziati hanno scoperto che degli adulti con supposta allergia alimentare che si sono rivolti a uno specialista, solo la metà ha visto una conferma della diagnosi. E che per meno di un quarto è stato necessario uno specifico trattamento. In realtà solo uno su dieci sarebbe realmente allergico, mentre quasi il doppio (il 19%) “penserebbe” di esserlo a fronte di sintomi che tuttavia sono tipici di una intolleranza alimentare o di altre condizioni correlate al cibo.
ALLERGIE ALIMENTARI IN ETÀ ADULTA
Il team di ricerca ha anche scoperto che quasi la metà delle allergie alimentari confermate tra i partecipanti si è sviluppata nell'età adulta. Fra le più diffuse ci sono quelle ai molluschi, al latte e derivati e alla frutta secca.
Secondo il paper, per affrontare il fenomeno risulta fondamentale consultare uno specialista prima di eliminare determinati cibi dal proprio regime alimentare. Se i test confermano l’esistenza di un’allergia, sarà poi più facile adottare adeguati comportamenti alimentari, sempre però con l’aiuto dell’esperto.
ArchivioAllergie alimentari: che cosa sapere per non cadere in errore