Giovedì 25 Aprile 2024

C'è un nuovo dispositivo che genera acqua quasi dal nulla

Una tecnologia che cattura vapore acqueo di notte e rilascia acqua di giorno, senza bisogno di usare energia elettrica

(Foto: Scharfsinn86/iStock)

(Foto: Scharfsinn86/iStock)

I ricercatori del MIT non sono i soli a cimentarsi nell'impresa di produrre acqua potabile dove non ce n'è. In Arabia Saudita, un team della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) ha infatti messo a un punto una promettente tecnologia per ricavare acqua fresca dall'aria, in modo economico e senza sprechi di energia. Si tratta di un'invenzione che potrebbe rivelarsi vitale per le persone che vivono in aree del mondo in cui l'approvvigionamento idrico rappresenta un grosso problema. ASSORBE COME UNA SPUGNA La chiave del nuovo dispositivo è un idrogel a base di cloruro di calcio, un sale di norma utilizzato nei liquidi antigelo. La ricetta elaborata dai ricercatori mantiene il sale in una forma polimerica, che con l'aiuto di una rete di nanotubi di carboni intrappola le molecole d'acqua che vagano nell'atmosfera. L'idrogel conserva una struttura ordinata a temperatura ambiente, ma si deforma liberando l'acqua quando viene riscaldato. In questo modo è possibile fare il pieno di vapore acqueo durante la notte, per poi rilasciare il liquido durante le ore diurne, sfruttando semplicemente il calore generato dalla luce solare. E una volta "strizzato" per bene, il materiale è nuovamente pronto all'uso. EFFICIENTE E POCO COSTOSO I test condotti sul prototipo hanno evidenziato numeri incoraggianti. Come si legge nell'articolo pubblicato su Environmental Science & Technology, con un'umidità notturna del 60% è stato possibile catturare 37 grammi di acqua grazie a 35 grammi di idrogel. Il giorno successivo sono bastate due ore e mezza di esposizione luminosa per raccogliere 20 grammi di acqua fresca, subito pronta per essere bevuta. Gli scienziati sottolineano che gli aspetti più importanti della loro invenzione sono le alte prestazioni e il costo molto esiguo, anche perché funziona senza bisogno di elettricità. Rimangono da limare alcuni dettagli, ma risultati ottenuti con il prototipo, fanno sapere gli autori, giustificano la speranza che il dispositivo non tardi a fornire supporto nelle arie più remote del pianeta.